Berlusconi: la sinistra alimenta un clima d’odio e di guerra civile
Apr 29th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
“Potremo arrivare a fare le riforme se vinceremo le elezioni amministrative, così come abbiamo vinto tutte le elezioni più recenti. Poi avremmo due anni per dare agli italiani solidità, garanzie e benessere”. Così Silvio Berlusconi nella telefonata alla convention del centrodestra per le Amministrative a San Benedetto del Tronto. “Sono tre riforme indispensabili - ha sottolineato il premier - quelle della giustizia, dell’architettura istituzionale e tributaria, perché abbiamo una selva di leggi difficili da interpretare e affastellate una sull’altra, tanto che anche i commercialisti si mettono le mani nei capelli quando bisogna fare la dichiarazione dei redditi”. Una riforma dell’architettura istituzionale è particolarmente necessaria, perché “oggi tutto il potere è diviso tra il Capo dello stato, le Assemblee parlamentari e la Corte di Cassazione, mentre nessun potere è dato al Consiglio dei ministri”. Berlusconi ha poi attaccato quei “Pm di sinistra che se le leggi non gli piacciono le impugnano e le portano davanti alla Corte Costituzionale (fatta in maggior parte da giudici di sinistra) che le abroga”. Il presidente del Consiglio ha ricordato i “30 processi intentati in 17 anni” e il fatto che “24 volte gli stessi magistrati hanno riconosciuto che le accuse erano false. Il tutto per fare in modo che Berlusconi possa essere messo fuori dalla politica italiana”.E sull’opposizione: “la sinistra sta alimentando un clima da guerra civile attraverso insulti continui diffusi con i suoi telegiornali e con i suoi programmi televisivi. Questa sinistra, al contrario di quella inglese che è diventata laburista cento anni fa e di quella tedesca che è diventata socialdemocratica quarant’anni fa, è rimasta comunista e illiberale. I suoi uomini e i suoi metodi sono sempre gli stessi tanto è vero che ha già dichiarato che se tornerà al governo reintrodurrà l’Ici, applicherà una patrimoniale su tutti i beni e lascerà fare intercettazioni a gogo”. Berlusconi è tornato poi sul vertice con Sarkozy: “l’Italia non si è inginocchiata davanti alla Francia. È esattamente il contrario”. “La bilancia commerciale è in attivo per noi” e che “ci sono 1.800 aziende italiane che lavorano bene in Francia. Abbiamo cercato di fare un patto, ma loro”, ha concluso riferendosi alla sinistra, “continuano a ribaltare la realtà pur di darci addosso”.E sulle elezioni di maggio: “questo voto è certamente per le Amministrative, per i Consigli comunali, ma è molto importante anche per sostenere il nostro governo di centrodestra”. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che è necessario l’impegno “per molte ragioni” e “per quello che è la sinistra a livello nazionale”. “Ai candidati ricordo che la sinistra italiana è quella che deriva dal vecchio Pci, che si oppone all’avversario con insulti e rovesciando la realtà, fomentando un clima da guerra civile. È una sinistra illiberale a differenza di quello che è successo in altri Paesi. Come la Gran Bretagna dove il socialismo è diventato laburismo 100 anni fa. Da noi non è cambiato nulla”. È questo, secondo il premier, il messaggio che i candidati debbono trasmettere agli elettori. La situazione del Pdl “è positiva, dopo un anno di difficoltà a causa della diaspora di Fini, un fuoco amico che ha fatto più male”. Una situazione che ha fatto si che “siamo stati distratti” dall’azione di governo. “Poi loro (i finiani, ndr) se ne sono andati e hanno fatto un partito che secondo gli ultimi sondaggi arriva al 2,1%” . “Noi invece - ha concluso Berlusconi - abbiamo fatto una nuova maggioranza”, più esigua numericamente, ma “solida e coesa”. In questo modo “saremo liberi di fare le riforme che non abbiamo potuto fare prima perché Casini e Fini ci dicevano di no”.