La Parola di oggi
Apr 29th, 2011 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
30 aprile 2011
Sabato
S. Pio V - Ottava di Pasqua PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, vorrei credere, fermamente e senza esitare. Tu conosci i miei
dubbi e i momenti della mia mancanza di fede.
Vorrei avere fiducia nella tua parola; confidarti la mia vita. Tu sai
quante volte mi sottraggo a questa decisione per attaccarmi a delle
certezze che mi fabbrico da solo. Io vorrei - con chiarezza nelle mie
parole e nelle mie azioni, nelle relazioni con gli altri e nel mio amore
per loro - non dissimulare a quale punto tu conti per me. Accetta la mia
testimonianza, malgrado le sue debolezze.
PRIMA LETTURA (At 4,13-21)
Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato.
Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza
di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e
senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che
erano stati con Gesù. Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l’uomo che era
stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo:
«Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per
opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di
Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi
maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora
ad alcuno in quel nome».
Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di
insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia
giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi.
Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che
modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché
tutti glorificavano Dio per l’accaduto.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
R. Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai risposto.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze. R.
La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte. R.
Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza. R.
CANTO AL VANGELO (Sal 118,24)
R. Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
R. Alleluia.
VANGELO (Mc 16,9-15)
Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.
+ Dal Vangelo secondo Marco
Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima
a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò
ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in
pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non
credettero.
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in
cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli
altri; ma non credettero neppure a loro.
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li
rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano
creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in
tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».
Parola del Signore.
OMELIA
Il Vangelo di san Marco termina con una catechesi sulla fiducia che
meritano gli undici apostoli, la cui testimonianza è il fondamento della
fede della Chiesa: Gesù stesso li ha chiamati per andare dalla Galilea
a Gerusalemme.
Dopo il Venerdì santo, delusi e senza speranza, restano in città. Maria
di Magdala che - secondo questo racconto, che fa fede - è stata la prima
alla quale il Signore è apparso, spiega loro di che cosa l’ha incaricata
il Cristo risuscitato. I due discepoli che il Signore accompagna lungo
il cammino verso Emmaus rientrano a Gerusalemme. Tuttavia, essi non li
ascoltano, né credono loro. Né la testimonianza della donna, né quella
dei due discepoli fa uscire gli apostoli dalla loro afflizione e dai loro
lamenti.
È soltanto quando Gesù stesso è vicino a loro e rimprovera loro la
mancanza di fiducia nella parola dei suoi testimoni, che i loro cuori e
i loro occhi si aprono.
Vedendolo, capiscono che il vangelo di Dio che Gesù aveva predicato, e
che diventa la loro missione, ha un avvenire senza fine. Capiscono che
la loro missione comprende “il mondo intero” e “la creazione intera”,
tutta la comunità dei viventi.
PREGHIERA DELLA SERA
Renditi accessibile, la sera, quando si fermano gli itinerari percorsi
durante la giornata, quando le mani abbandonano i loro compiti, quando
i rumori terminano e il cuore ritrova il ritmo della notte.
Renditi accessibile, la sera, quando le parole esitanti ti cercano.
Lascia che ogni vita trovi rifugio in te.