Il nucleare e’ il futuro

Apr 27th, 2011 | Di cc | Categoria: Ambiente

“Siamo assolutamente convinti che l’energia nucleare è il futuro per tutto il mondo. È un destino ineluttabile”. È questo secondo il premier Silvio Berlusconi il ruolo che giocherà il nucleare nel prossimo futuro.  Durante l’incontro con il presidente francese Nicolas Sarkozy nell’ambito del vertice bilaterale Italia-Francia, il premier (che ha ricordato come l’Italia fosse un tempo all’avanguardia nel settore nucleare con progetti poi abbandonati a causa “dell’ecologismo di sinistra che si è messo di traverso”) ha chiarito anche la posizione dell’esecutivo nei confronti della moratoria e del recente emendamento che ha abrogato la normativa che avrebbe dovuto far ripartire l’atomo nel nostro Paese.  “La moratoria - ha detto Berlusconi - serve per avere il tempo necessario “affinché la situazione giapponese si chiarisca e nel giro di 1-2 anni l’opinione pubblica sia abbastanza consapevole da tornare al nucleare”. “Quanto accaduto in Giappone ha spaventato ulteriormente i cittadini italiani e se fossimo andati oggi al referendum, il nucleare non sarebbe stato possibile per molti anni”. Per questo, ha chiarito, “la moratoria rappresenta una “posizione di buonsenso del Governo”.  Anche perché, ha rammentato ancora il premier “acquistiamo energia dall’estero” e la paghiamo “il 30-40 per cento e in alcuni casi anche il 50 per cento in più rispetto ai francesi” che hanno circa 60 centrali che operano “in totale sicurezza e mi risulta che tra le comunità locali ci sia competizione per accaparrarsi la realizzazione” di impianti. Nessuno stop definitivo, dunque, ma piuttosto una sospensione temporanea per evitare di uscire definitivamente e per molti anni dal giro dei Paesi che ospitano reattori.  Anche per questi motivi, ha aggiunto Berlusconi, gli accordi tra Italia e Francia in campo nucleare, e soprattutto il legame stretto tra Enel e Edf rimangono saldi: “i contratti con i francesi non vengono abrogati e stiamo decidendo di portarli avanti soprattutto sul piano della formazione”. E senza dimenticare le energie pulite. Proprio la decisione di una moratoria al nucleare, ha ammesso il premier “ci rende molto più proiettati sulle rinnovabili, energie che tuttavia sappiamo che possono arrivare a percentuali sull’energia necessaria che sono assolutamente minori”. Dal canto suo il presidente francese Sarkozy ha detto di “rispettare” e “capire” la decisione dell’Italia sulla moratoria e assicurato che “se gli italiani decideranno di tornare al nucleare, la Francia sarà un partner accogliente e amichevole” pronto a “lavorare” insieme al nostro Paese e “a rispondere a tutti i dubbi sulla sicurezza nucleare”. Sarkozy ha poi tracciato un parallelo tra l’incidente di Cernobyl e quello di Fukushima. Il primo dipende da un “reattore che aveva funzionato male e non installato in modo corretto”.  Nel secondo caso, ha aggiunto il presidente francese - “l’impianto ha resistito a un terremoto del nono grado ma non a un evento eccezionale come lo tsunami. Noi e l’Italia non abbiamo gas né petrolio. E non si può pensare che il solare o l’eolico possano compensare il nucleare. Tutti abbiamo firmato per limitare le emissioni di Co2 e il nucleare non emette Co2. Quindi il dibattito è sulla sicurezza. La Francia - ha detto il numero uno dell’Eliseo - ha perso di recente dei contratti, perché le nostre centrali sono troppo costose proprio perché molto più sicure” e chi instilla paura “non capisce che i francesi e gli italiani vogliono vivere in sicurezza e riscaldare e illuminare le loro case”.

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