Tremonti: il federalismo aiuterà il Sud
Apr 19th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
Il federalismo non è “un salto nel buio” ma uno strumento per “responsabilizzare il territorio” dato che l’Italia “è l’unico Paese europeo con una finanza pubblica centralizzata”. Lo ha affermato Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, nel corso di un dibattito tenuto al Collegio Nuovo a Pavia. Per il ministro il federalismo è lo strumento per risolvere il problema principale dell’Italia, che “si presenta al mondo come un Paese duale”, con “un Nord che è la regione più ricca d’Europa e quindi del mondo, un Centro-nord che sta nella media di Germania, Francia e Inghilterra, e un Meridione che non cresce”. Per risolvere questo “problema di crescita” il ministro dell’Economia sottolinea che “serve un intervento particolare a favore del sud”, e in questo ambito “gioca il federalismo fiscale, che non è un salto nel buio, ma è proiettato su un decennio, con lo scopo di reintrodurre un criterio democratico di controllo dei cittadini sulle spese”. Parlando del Mezzogiorno Tremonti ha poi riesumato l’antica denominazione di Regno delle due Sicilie spiegando che si chiamano così “perché sono una realtà molto complessa, e in cui va introdotto un maggior tasso di responsabilità”. Sul tema delle province Tremonti ha dichiarato che “vanno concentrate, ridotte, però non si può immaginare che sia risolutivo di tutto” eliminarle. “Serve una logica seria di riorganizzazione, le Province sono nella Costituzione, per toglierle bisognerebbe cambiarla, si possono al limite ridurle”. Grande attenzione poi sui Comuni che insieme alle partite iva hanno permesso finora all’Italia di resistere di fronte alla crisi. “Quando all’estero - ha proseguito Tremonti - mi chiedono di parlare della crisi, sottolineo come la flessibilità propria del nostro Paese di reagire è data da 8 milioni di partite Iva e 8 mila Comuni”. “Saranno anche un pò troppi, - ha argomentato - ma sono la conseguenza del fatto che non abbiamo grandi metropoli, che all’estero generano grosse sofferenze”. “Non si possono azzerare per legge i Comuni - ha concluso il ministro - perché sono presidi territoriali, che magari a volte costano, ma che sono il modello della nostra civiltà”.