Lavoro, prospettive incoraggianti

Apr 18th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

L’Italia è un paese che offre posti di lavoro e lo dimostra il fatto che tutti i 4 milioni di immigrati che sono arrivati da noi negli ultimi anni sono occupati. Di fronte al problema della disoccupazione giovanile, che in Italia sfiora il 30%, è quindi forse il caso di chiedersi se i giovani siano effettivamente disposti a cogliere le occasioni di lavoro che vengono loro offerte. È questa l’analisi fatta dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, a Washington dove ha partecipato ai lavori del Fondo Monetario Internazionale. “In Italia ci sono 4 milioni di immigrati, tra cui moltissimi giovani che lavorano da mattina a sera e anche di notte” ha osservato Tremonti sottolineando che “questo formula un’idea sulle cause e i perché” della disoccupazione giovanile. Il nostro, ha aggiunto, è “un paese che offre lavoro a certe condizioni a certe persone, evidentemente non c’è domanda per questi tipi di lavoro da parte di altri”. “Bisogna piuttosto chiedersi “che lavoro fanno gli immigrati”, ha aggiunto. Il ministro fiero anche del fatto che l’Italia non è stata inclusa nel gruppo dei 7 considerati dal G7 come paesi con potenziali rischi sistemici e quindi al centro di futuri controlli particolarmente accurati - ha invitato quindi a domandarsi se il nostro sia “un paese in disoccupazione o in piena occupazione?”. “Non mi risulta che tra i giovani immigrati ci sia disoccupazione, è tutta gente che lavora tantissimo” è la sua risposta. Cosa fare quindi per risolvere il problema dei giovani senza lavoro che a febbraio scorso l’Istat valutava al 28,1%? A chi gli chiede se sia il caso di chiudere all’immigrazione o se i giovani italiani debbano adeguarsi, Tremonti replica secco: “escudo la prima ipotesi”. Il tema dell’immigrazione comunque non è stato trattato durante i lavori del G20 e del Fondo Monetario Internazionale.   Lavoro/Sacconi: la nostra disoccupazione è sotto la media europea “L’Italia ha un tasso di disoccupazione inferiore di un punto e mezzo rispetto alla media europea. Rimane un tasso di disoccupazione significativo, ma e’ bene ricordare sempre che abbiamo assorbito il pesante impatto della crisi mondiale, soprattutto su una economia esportatrice come la nostra, grazie a strumenti come la cassa integrazione o i contratti di solidarieta’”. Cosi’ il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, intervenuto alla Telefonata di Mattino Cinque. Il ministro ha quindi parlato dei giovani, riguardo i quali “il tasso di disoccupazione e’ piu alto, ma come accade in tutti i paesi- ha sottolineato- E sui giovani pensiamo di riuscire a realizzare risultati migliori rilanciando e riformando il contratto di apprendistato. Vorremmo sia il contratto tipico con cui un giovane entra nel mercato del lavoro e recupera competenze che spesso il sistema educativo non gli fornisce”.

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