La Parola di Dio

Apr 14th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
15 aprile 2011
Venerdì
S. Annibale - V di quaresima (A) - I

PREGHIERA DEL MATTINO
Noi crediamo in te, Signore Gesù, che sei venuto dal Padre per mostrarci
il suo amore.
Dio ha tanto amato il mondo che ha mandato il suo unico Figlio a
salvarlo.
Gesù, noi crediamo che tutto quello che tu hai fatto e detto aveva per
scopo la nostra salvezza.
Padre, sii onorato per l’opera di tuo Figlio che ci fai conoscere per
mezzo dello Spirito Santo.

PRIMA LETTURA (Ger 20,10-13)
Il Signore è al mio fianco come un prode valoroso.
Dal libro del profeta Geremia
Sentivo la calunnia di molti: «Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo
denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta: «Forse si lascerà trarre
in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra
vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei
persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché
non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la
mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho
affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita
del povero dalle mani dei malfattori.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 17)
R. Nell’angoscia t’invoco: salvami, Signore.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore. R.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici. R.
Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;
già mi avvolgevano i lacci degli ínferi,
già mi stringevano agguati mortali. R.
Nell’angoscia invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido. R.

CANTO AL VANGELO
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita;
tu hai parole di vita eterna.
R. Lode e onore a te, Signore Gesù!

VANGELO (Gv 10,31-42)
Cercavano di catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesù. Gesù
disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per
quale di esse volete lapidarmi?». Gli risposero i Giudei: «Non ti
lapidiamo per un’opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei
uomo, ti fai Dio».
Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge: “Io ho detto:
voi siete dèi”? Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivolta
la parola di Dio – e la Scrittura non può essere annullata –, a colui che
il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: “Tu bestemmi”,
perché ho detto: “Sono Figlio di Dio”? Se non compio le opere del Padre
mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete
alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me, e io nel
Padre». Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggì dalle
loro mani.
Ritornò quindi nuovamente al di là del Giordano, nel luogo dove prima
Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano:
«Giovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha
detto di costui era vero». E in quel luogo molti credettero in lui.
Parola del Signore.

OMELIA
Una volta ancora Gesù sta per essere lapidato, e le parole che scambia
con i suoi persecutori mettono in rilievo il vero motivo del suo martirio
ormai prossimo. Gesù non è stato condannato a morte, come Giovanni
Battista, perché predicava la giustizia e nemmeno perché i suoi miracoli
preoccupavano i potenti, ma piuttosto perché si dichiarava Figlio di Dio
e, per la legge di Mosè, una simile affermazione meritava la morte.
Durante tutta la vita, egli ha voluto conoscere nella sua sensibilità
ardente questa sofferenza di essere rifiutato perché era Figlio del
Padre, mentre il suo solo desiderio era di donarci suo Padre.
Alcuni l’hanno riconosciuto e sono venuti a lui. Sono quelli che,
attraverso la sua parola dolce e pacata, ma affilata come una spada,
attraverso le sue opere di misericordia, i miracoli, le risurrezioni che
manifestavano la gloria di Dio, oppure attraverso la testimonianza del
suo precursore, hanno percepito lo Spirito del Padre che li toccava nel
più profondo del loro cuore e sono stati abbastanza umili, abbastanza
poveri per aprirsi all’adorazione. Allora costoro sono stati rinsaldati
nella fede e hanno riconosciuto che Gesù è nel Padre e che il Padre è in
lui.
In questi ultimi giorni prima della Passione, la Chiesa ci spinge ad
attaccarci, con una fede amorosa e piena, a “colui che il Padre ha
consacrato e mandato nel mondo”.

PREGHIERA DELLA SERA
Perdonami, Signore. La terra non si apre per inghiottirmi, come Datan e
Abiron, i flutti del mio peccato come i flutti del mar Rosso non si
rovesciano su di me ricoprendomi come il faraone e il suo esercito. Possa
io avere la forza di Debora e di Giaele per trafiggere il nemico con la
croce di Cristo e possa vedere con Manoach l’Angelo di Dio elevarsi nella
fiamma. Fa’ che io non imiti la debolezza di Sansone. Le seduzioni della
carne non mi facciano perdere la tua gloria, Signore, consegnandomi nelle
mani di estranei che tramano la menzogna.

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