Lottiamo, decisi sui clandestini
Apr 13th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
Nel corso di due incontri con i parlamentari della maggioranza, e poi ospite di alcuni giornalisti stranieri accreditati in Italia, Silvio Berlusconi ha fatto il punto della situazione in Europa, vista dal particolare osservatorio dell’Italia. Che in questo momento è anche un osservatorio per certi aspetti privilegiato, considerando che siamo i più esposti nell’operazione militare in Libia. Intanto un’osservazione: questi scambi di opinione che all’estero sono abituali e servono a meglio comprendere i reciproci punti di vista, chissà perché da noi sollevano interpretazioni maliziose o sospette. Ma andiamo avanti. Se oggi l’Unione europea appare frammentata e poco solidale con l’Italia - è il succo del ragionamento di Berlusconi, - il motivo va ricercato non in presunte debolezze interne del governo italiano, o meno ancora in un nostro scarso europeismo, che non esiste. Tutto il contrario. Il premier è l’unico che regge nei sondaggi e nei consensi, in un panorama europeo che vede in crisi Nicolas Sarkozy, Angela Merkel, Josè Zapatero, Josè Socrates. Perfino David Cameron in Inghilterra, a causa di un’alleanza con i liberali che si rivela più fragile del previsto. Le leadership europee sono deboli, e le debolezze producono forzature, come quella sull’Italia o sulla stessa campagna di Libia da parte della Francia, che in un contesto normale non ci sarebbero. Ma, contrariamente a ciò che pensano molti da noi, le insidie per i premier di Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Portogallo non vengono dalle loro tradizionali opposizioni socialdemocratiche o moderate. No, l’intera Europa, in particolare quella del Nord, è pervasa da un’ondata di movimenti nazionalisti e xenofobi, o nel caso della Germania che puntano sulla difesa di interessi interni, soprattutto in economia. E’ evidente che la solidarietà europea passa in secondo piano. Ma non certo per colpa e responsabilità nostre; e men che meno per la nostra debolezza che è tutta nell’immaginazione della sinistra. Al contrario, il governo italiano, la sua economia ed il suo premier tengono meglio degli altri. Ed oggi, diversamente che in passato, si può dire che l’Italia non è un problema per l’Europa, ma rappresenta un ottimo contributo alla soluzione dei problemi. E questo solo una a causa di notevole pigrizia politica e giornalistica ancora la nostra sinistra non riesce - o non vuole - capirlo.