E’ morto Sidney Lumet, autore di classici del cinema americano. Aveva 86 anni, e si e’ spento questa mattina nella sua abitazione di Manhattan a New York.

Lumet, nato a Filadelfia il 25 giugno 1924, e’ stato regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico.

Figlio d’arte, padre era l’attore Baruch Lumet e madre la ballerina Eugenia Wermus, dopo il debutto a quattro anni all’Yiddish Art Theatre di New York ha studiato al Professional Children School e dal 1939 ha partecipato a diversi spettacoli teatrali. Il debutto come regista cinematografico avviene all’eta’ di trentatre’ anni, con il lungometraggio La parola ai giurati (1957) interpretato dall’amico Henry Fonda, con cui girera’ cinque film. La pellicola affronta i temi del razzismo e la violazione dei diritti civili e ottiene numerosi riconoscimenti tra cui l’Orso d’Oro al Festival di Berlino e frutta al regista anche una nomination all’Oscar.

Da li’, una vita artistica costellata di successi, sia di critica, sia di pubblico, grazie anche alla partecipazione di grandi attori protagonisti dei suoi film. Come Sophia Loren in ”Quel tipo di donna” (1959), Anna Magnani e Marlon Brando in Pelle di serpente (1960), Katharine Hepburn e Ralph Richardson ne ”Il lungo viaggio verso la notte”(1962), Henry Fonda nel ruolo del presidente degli Stati Uniti in ”A prova d’errore” (1964), Rod Steiger ne ”L’uomo del banco dei pegni” (1964), Sean Connery ne ”La collina del disonore” (1965).

Negli anni settanta, nel pieno del suo ‘’splendore” hollywoodiano, dirige altri film divenuti celeberrimi come ”Serpico” (1973) e ”Quel pomeriggio di un giorno da cani” (1975) entrambi con l’interpretazione di Al Pacino agli inizi della carriera, ”Assassinio sull’Orient-Express” (del 1974, tratto da un romanzo di Agatha Christie e che vede riuniti talenti del calibro di Ingrid Bergman, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Sean Connery, Vanessa Redgrave e Albert Finney nel ruolo del commissario Poirot), e Quinto potere (del 1976, una critica al sistema televisivo a agli effetti nei confronti degli spettatori), film che regalo’ l’Oscar ai due protagonisti, Peter Finch e Faye Dunaway.

Negli anni ottanta gira altre pellicole notevoli: ”Il verdetto” (1982) con Paul Newman e James Mason, ”Daniel” (1983) sul caso Rosenberg e ”Il mattino dopo” (1986) con Jane Fonda.

Dopo alcune pellicole che non riscontrano il consenso delle precedenti (tra le quali Gloria con Sharon Stone, remake del film di John Cassavetes), Lumet ha girato ”Prova a incastrarmi”, con Vin Diesel (2005) e ”Onora il padre e la madre” (2007) con Ethan Hawke e Philip Seymour Hoffman.

Quindi, alla 77a edizione degli Oscar (nel 2004) ottiene il riconoscimento alla carriera.

Nel 2009, infine, partecipa al documentario ”I Knew It Was You” sotto la regia di Richard Shepard per ricordare l’attore John Cazale a trent’anni dalla morte.

Fonte: ASCA