Berlusconi dal processo breve non trarrà alcun vantaggio

Apr 7th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

Il ddl sul processo breve stabilisce i tempi di durata dei gradi e delle fasi del giudizio; rende cioè effettivi i princìpi enunciati dal secondo comma dell’articolo 111 della Costituzione italiana.  La ratio della legge consiste nel regolare e disciplinare i tempi attivi del processo che in ogni grado deve durare non più di due anni, al termine dei quali il giudice non può che dichiarare l’estinzione del procedimento per violazione dei termini di ragionevole durata. I termini vengono sospesi, ovviamente, in caso di autorizzazione a procedere, per il tempo necessario all’estradizione dell’imputato, o nel caso di impedimento dell’imputato o del suo difensore o qualora il rinvio sia ascrivibile ad una espressa richiesta dell’imputato: le ragioni della certezza del diritto sono dunque tutelate ed integrate con le ragioni della difesa e della ragionevole durata dei processi.  Dai benefici del processo breve sono esclusi i reati considerati di forte pericolosità sociale. Le nuove norme non si applicano dunque per gli imputati recidivi, e in particolar modo restano esclusi il delitto di associazione per delinquere, incendio, pornografia minorile, sequestro di persona, atti persecutori, furto aggravato, circonvenzione d’incapace, delitti commessi in violazione delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all’igiene sul lavoro e delle norme in materia di circolazione stradale.  La legge tiene dunque in equilibrio le esigenze della legalità e i diritti della difesa, riaffermando un principio fondamentale di un vero Stato di diritto: quello per cui la durata di un processo non può essere indeterminata. E non può costituire scandalo il fatto che gli incensurati verranno trattati in un modo leggermente migliore rispetto ai recidivi. La cosiddetta prescrizione breve, poi, si applica solo ai processi di primo grado che dopo sette anni dalla chiusura dell’inchiesta non siano ancora stati celebrati. Un numero, quindi, assolutamente irrisorio. Ultimo chiarimento: il processo breve è totalmente indifferente per Berlusconi, perché il processo Mills andrà in prescrizione a gennaio 2012, ed è impossibile che da oggi a gennaio vengano celebrati tre gradi di giudizio. Quindi, che la prescrizione scatti a maggio, a settembre o a gennaio 2012 non cambia assolutamente nulla. Per tutti gli altri processi di Berlusconi, il tempo per completarli è talmente lontano che i giudici faranno in tempo a completare tutti i gradi di giudizio e nessuno di essi andrà in prescrizione.   Berlusconi: dolore e sgomento per la tragedia
dei naufraghi tunisini nel Canale di Sicilia
 Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso “sgomento” e “dolore” per “la tragedia” dei naufraghi tunisini morti nel Canale di Sicilia, esprimendo la “vicinanza e il cordoglio” del governo “ai familiari delle vittime e al popolo tunisino”. Ed ha sottolineato come “le forze navali italiane hanno fatto anche in questo caso, come in tanti altri, tutto il possibile per salvare il maggior numero di naufraghi”. “Il governo e io personalmente - ha scritto Berlusconi in una nota diffusa da Palazzo Chigi - seguiamo con dolore e commozione gli sviluppi della tragedia avvenuta questa notte nel Canale di Sicilia, dove un barcone di migranti si e’ ribaltato provocando un numero imprecisato ma comunque alto di morti e dispersi fra uomini, donne e bambini. Si tratta di persone disperate, che avevano affrontato il pericolo della traversata pur di raggiungere le nostre coste e migliorare le loro condizioni di vita”. “Le forze navali italiane - ha assicurato - hanno fatto anche in questo caso, come in tanti altri, tutto il possibile per salvare il maggior numero di naufraghi. Siamo sgomenti di fronte a questa ennesima tragedia ed esprimiamo vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime e a tutto il popolo tunisino”, ha concluso il premier.    Immigrazione/Sulla Libia Cameron telefona a Berlusconi Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricevuto una telefonata del Primo Ministro del Regno Unito, David Cameron. I due Capi di Governo, che avevano avuto una conversazione telefonica gia’ sabato scorso, hanno fatto il punto sulla situazione in Libia e convenuto di continuare a mantenersi in stretto contatto. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. 

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