Sindrome post-traumatica per un bimbo su 15

Apr 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Salute

Rivivere all’infinito la stessa paura intensa ed il medesimo senso di impotenza e orrore provati quel 6 aprile di due anni fa, quando, alle 3.32, un terremoto di magnitudo 6.3 devasto’ L’Aquila e provincia, provocando 309 morti. E’ questo quello che accade ancora oggi a molti bambini abruzzesi. E non si tratta solo di brutti ricordi e cicatrici difficili da cancellare. In una percentuale significativa di casi, si tratta di una vera e propria patologia: un piccolo abruzzese su 15 infatti, a due anni dal sisma, risulta affetto da Sindrome Postraumatica da Stress. Il dato emerge dalla prima ricerca sul campo mai realizzata al mondo per analizzare con evidenza scientifica quali cicatrici portino dentro di sé i piccoli esposti a catastrofi naturali come, ad esempio, i terremoti. L’indagine è promossa dall’Ordine dei Ministri degli Infermi Camilliani con il coordinamento scientifico dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, il sostegno della Caritas Italiana e la collaborazione dei pediatri abruzzesi. Psicologi ed esperti, con uno screening su 2.000 piccoli abruzzesi, hanno dunque provato come gli effetti del terremoto sulla psiche dei bambini si protraggano nel tempo. Ed avvertono: in una certa percentuale di casi con sintomi piu’ gravi, e’ fondamentale intervenire subito con cure appropriate, per prevenire malattie psichiatriche successivamente.- 1 BIMBO SU 15 CON SINDROME POST-TRAUMATICA DA STRESS: Un bambino su 15 rivive ancora lo stesso attimo drammatico, prova paura intensa, senso di impotenza: tutti disturbi che vanno sotto il nome di Sindrome Postraumatica da Stress. Sono circa 2.000 i bambini abruzzesi a cui sono stati somministrati questionari ad hoc dai pediatri del luogo, che hanno aderito volontariamente alla ricerca. Si tratta di 500 bimbi tra i 3 e i 5 anni ed oltre 1.500 tra i 6 e i 14 anni. Nella fascia 6-14 anni, ad essere colpito dalla Sindrome post-traumatica è ben il 7,1% dei ragazzi, ovvero più di 100 su 1.500. Ancora più alto il dato relativo all’ansia legata all’evento, riscontrata nell’11% dei giovani sottoposti allo screening: 165 su 1.500. Seguono i disturbi dell’affettività (7,7%), come fragilità d’umore o alterate risposte al contesto ambientale. Nella fascia 3 -5 anni non sono invece stati rilevati problemi neuropsichiatrici gravi se non - nel 6% dei casi - un disturbo d’ansia di probabile origine non post traumatica. Lo studio rivela quindi che più il bambino è piccolo, minori sono gli esiti del trauma: in questo caso concorrono infatti più fattori ambientali di “protezione” come la famiglia e l’età.

- VISITE NEUROPSICHIATRICHE A 500 PICCOLI: ”Si tratta - spiega il responsabile dell’unita’ operativa di neuropsichiatria infantile del Bambino Gesu’, Stefano Vicari - del primo studio sugli effetti di catastrofi naturali fatto su numeri cosi’ grandi. Emerge che gli effetti sulla psiche dei bambini sono di lunga durata. Va pero’ chiarito - sottolinea - che non e’ il ‘trauma da sisma’ di per se a provocare un disturbo psicopatologico, bensi’ il trauma facilita la comparsa del disturbo nei soggetti predisposti”. Per questo, sui bimbi colpiti dalla sindrome e’ stata effettuata una visita psichiatrica: circa 500 piccoli che ora verranno seguiti dalle asl con trattamenti psicologici. L’obiettivo, afferma Vicari, ”e’ appunto individuare i bambini a rischio per curarli tempestivamente, al fine di prevenire rischi psichiatrici piu’ gravi nel loro futuro”. Ora, dopo i risultati raggiunti in Italia, il progetto sara’ ‘esportato’ in Cile, colpito nel febbraio dello scorso anno da un fortissimo sisma.

Fonte ANSA

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    ñïñ çà èíôó!…

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