“Riforma della giustizia, siamo decisi”
Apr 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
Sulla giustizia “andremo avanti” e i democratici dovranno decidere se confrontarsi sulla riforma costituzionale o tentare di “far cadere Berlusconi” mossi dalla “paura di perdere le elezioni del2013”, perché sanno che in quel caso “una generazione di quarantenni sostituirà loro e quelli del Terzo Polo”. Lo afferma il ministro della Giustizia Alfano. E sottolinea che “la nostra tabella di marcia prevede che subito dopo Pasqua inizi l’esame della legge. La approveremo alla Camera entro l’estate. E io lavorerò per un confronto serrato con l’opposizione. Oltre che in Parlamento ci batteremo nelle piazze”. Ma specifica “mi riferisco alle piazze per i comizi, alle amministrative, alle piazze televisive. Vogliamo spiegare la riforma e rendere l’opinione pubblica consapevole della sfida che abbiamo davanti”. E sull’accusa di “leggi ad personam” è perentorio: “la riforma costituzionale - puntualizza – “non si applica ai processi in corso e infatti non ci sarà alcun beneficio per Berlusconi. Se poi l’onorevole Paniz presenta un emendamento per gli incensurati, non si può affermare che equivale a tradire gli impegni assunti. È solo un pretesto per chi non vuole fare la riforma”. E chiarisce che in attesa della riforma costituzionale, la maggioranza andrà avanti sulle altre leggi: “non c’è un obbligo giuridico, né politico, né morale per sospendere l’attività. Abbiamo portato al Senato anche un provvedimento per diminuire l’arretrato civile, nell’ultimo consiglio dei ministri è stato approvato un testo sulla sussidiarietà e al prossimo ne formuleremo uno sulla responsabilità giuridica degli enti. Senza compromettere le iniziative di origine parlamentare come il processo di ragionevole durata o processo europeo”. Alfano affronta anche la questione della responsabilità dei giudici: “ho grande rispetto di tutti quei magistrati che ogni giorno lavorano con senso del dovere e grande abnegazione e che sono la grandissima maggioranza. Per questo rifiuto l’idea che la riforma sia punitiva”. E propone “subito all’opposizione quattro temi da affrontare dopo la bagarre: lo smaltimento dell’arretrato civile, una seria ipotesi di depenalizzazione che elimini i reati considerati inutili, una più efficiente geografia giudiziaria e alcune proposte sul processo penale relative a formalismi che gli operatori ritiene superflui”. Alfano chiude ribadendo che “nel 2013 il candidato premier sarà Silvio Berlusconi. Il resto è fantapolitica. Non gioco al Fantacalcio, figuriamoci alla fantapolitica”. Giustizia/Il Procuratore Grasso: velocizzare i processi L’Italia “ha bisogno” di una riforma della giustizia che riduca la “lentezza della giustizia” per “ridare credibilità” al sistema e che “risolva” le questioni dei cittadini. Lo ha detto Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, intervenuto a Che tempo che fa su Rai3. Ciò che serve, quindi, per Grasso “è eliminare le barriere e gli steccati che rallentano” le procedure e che possono “produrre impunità”. “Penso poi alle vittime dei reati - ha osservato - che vanno garantite come gli imputati. Da anni chiediamo una riforma della giustizia che tenga conto di questi aspetti”. Giustizia/Gelmini: tentano di ribaltare la realtà Per il ministro Mariastella Gelmini “c’è il tentativo di ribaltare la realtà, stravolgere i contenuti - ha aggiunto - della riforma della giustizia che non è punitiva per la magistratura. È improntata al massimo rispetto dell’autonomia della magistratura”, autonomia “da forze esterne ma anche dalle correnti interne”. D’altronde è dal ‘94 che prima Forza Italia e poi il Pdl hanno messo la riforma nel programma. “È un impegno che abbiamo assunto con i cittadini e che vogliamo mantenere e credo che una informativa corretta - ha concluso - sia sacrosanta”. Giustizia/Pagano: è una riforma voluta dal popolo “Anche oggi un’opposizione allo sbando e priva di valide alternative in tema di giustizia ha dimostrato di riuscire in una sola attività: l’attacco indiscriminato al premier e al ministro Alfano”. Lo afferma Alessandro Pagano del Pdl. “La riforma della giustizia è un’esigenza dei cittadini italiani, giunti al colmo dell’esasperazione a causa della lentezza dei processi e delle iniquità del sistema giudiziario. Ma alle opposizioni importano solo gli interessi di casta e non quelli dei comuni cittadini che subiscono sulla propria pelle le conseguenze di tale sistema”. Giustizia/Paniz: dal mio emendamento nessun beneficio al premier “Ha ragione il ministro Alfano: il mio emendamento sulla prescrizione breve per gli incensurati non può considerarsi un tradimento alla prospettiva di una grande riforma della giustizia, auspicabilmente condivisa, vieppiù perché è stato determinato nella sua genesi da emendamenti della stessa opposizione in tema di prescrizione alla legge del processo breve, perché è un atto di civiltà giuridica che i cittadini comprendono perfettamente e perché non porta al presidente Berlusconi alcun vero effetto giuridico!”. È quanto afferma Maurizio Paniz, capogruppo Pdl in Giunta per le Autorizzazioni a procedere. Giustizia/Santelli: riformarla è un’esigenza non rinviabile Riformare la giustizia in questo Paese è ormai un’esigenza non più rinviabile e il percorso intrapreso dal ministro Alfano e dalla maggioranza, con la riforma costituzionale e il processo europeo, è la migliore risposta alle esigenze dei cittadini che da anni vivono come un interminabile incubo il loro rapporto con una giustizia sempre più incapace di decidere. Come ha detto il Guardasigilli, questa riforma andrà spiegata agli italiani in ogni luogo possibile, per rendere l’opinione pubblica consapevole dell’importantissima sfida che abbiamo davanti e per smascherare ogni tentativo di strumentalizzazione da parte delle opposizioni e dei nemici del cambiamento”. È quanto afferma il vicepresidente del Gruppo Pdl alla Camera, Jole Santelli.