Berlusconi: non c’è nessuna difficoltà nella maggioranza

Apr 1st, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“C’è stata una risposta positiva all’appello che il governo ha fatto alle regioni per una collaborazione istituzionale sull’emergenza. Siamo d’accordo sul fatto che le tendopoli siano una soluzione provvisoria e che ci debba essere verso questi cittadini della Tunisia che cercano da noi benessere e libertà ci deve essere un atteggiamento aperto e generoso come è nella tradizione del nostro popolo”. Lo dichiara il premier Berlusconi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’incontro con le Regioni. “Oltre che nella tendopoli di Manduria (Taranto), i migranti di Lampedusa saranno portati in strutture in Piemonte e Toscana”. “Una soluzione definitiva si prenderà dopo accordi più precisi con la Tunisia, ma ‘il rimpatrio è per noi la soluzione principale”. Anche se “molti di questi immigrati hanno manifestato la volontà di ricongiungersi con parenti e amici”. E prosegue: “io sono ottimista sull’accordo con la Tunisia e preferisco non ipotizzare prima di lunedì soluzione alternative. È nell’interesse della Tunisia fermare le giovani generazioni a lavorare nel loro territorio e saranno allettati dal Piano Marshall che abbiamo in mente e che prevede un intervento massiccio dell’Europa non solo per la Tunisia ma per tutti i paesi dell’area”. “Ci siamo impegnati a concedere alla Tunisia linee di credito, dazioni e forniture di equipaggiamenti e materiali”. “Siamo in contatto - spiega - con il nuovo governo tunisino: è stato raggiunto un accordo per una serie di interventi dell’Italia a favore della Tunisia a fronte di impegni del governo tunisino per fermare le uscite illegali dei loro cittadini dal Paese, che in Tunisia è un reato”. Rispondendo alla domanda di un giornalista: “non ci sono difficoltà con la maggioranza. Abbiamo chiarito che la eventuale divisione degli immigrati sarà proporzionale al numero degli abitanti di ogni singola regione. Tanto che le tendopoli saranno una in Puglia, una in Toscana ed una in Piemonte”. Spazio infine ai rapporti con la UE. “Continuano le pressioni sulla Commissione europea, ho in programma un incontro con il presidente: anche l’Europa deve intervenire dando il suo apporto” all’emergenza immigrazione in Italia. “Nell’ultima riunione dei capi di stato e di governo a Bruxelles - continua il premier - avevo fatto introdurre l’impegno di un intervento diretto della Ue a sostegno dei paesi che sarebbero stati presumibilmente toccati da questa immigrazione: Malta, Grecia, Italia, Francia e Spagna. L’Europa deve intervenire dando il suo apporto”.  Berlusconi: sgomento e condanna per l’attentato alla Folgore Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, appresa la notizia del pacco bomba alla caserma Ruspoli della Brigata Folgore a Livorno che ha provocato il ferimento del tenente colonnello Alessandro Albamonte, esprime anche a nome del Governo affetto e vicinanza all’ufficiale ferito, sgomento e condanna per il vile attentato e solidarietà agli uomini della Brigata Folgore che in Afghanistan stanno assolvendo come sempre in modo perfetto il loro dovere. Il Presidente Berlusconi auspica che sia fatta al più presto piena luce su autori e moventi del gesto criminale. Lo si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi.  Berlusconi: la maggioranza ha il dovere della compattezza Il presidente del Consiglio è intervenuto telefonicamente alla convention dei Cristiano Popolari, che si è svolta a Roma. “Abbiamo il dovere di rispondere all’imperativo categorico della compattezza” - ha esordito - Abbiamo un’identità politica vincente, che ha dimostrato di essere solida e compatta e di credere in quello che stiamo facendo. Con Fini e Casini non avevamo nessuna possibilità di portare avanti alcuna riforma. Oggi abbiamo una maggioranza più esile, ma che dalla prossima settimana si posizionerà su 330 deputati, contro meno di 300 dell’opposizione”, ha ribadito. Il premier, nel suo discorso, ha parlato anche dell’emergenza clandestini: “il Consiglio dei ministri sta affrontando il problema dei rapporti con la Tunisia, perché il governo ha garantito impegni finanziari per la ripresa economica delle città tunisine e di contro il governo dello stato africano deve accettare il rimpatrio dei suoi concittadini. Si tratta di cinque mila tunisini che non sarebbero accettati perché noi sappiamo che dalle loro carceri sono evasi in undici mila e abbiamo il sospetto che possano arrivare da noi”, ha spiegato.Tornando alla questione politica, Berlusconi ha insistito sulla necessità della riforma della giustizia, ora possibile perché “sono venuti meno i veti di Fini e Casini, i cui contatti e rapporti con l’Anm, ormai chiari ed evidenti a tutti”. Da ultimo, un riferimento alle tensioni degli ultimi giorni, fuori e dentro l’aula di Montecitorio: “a differenza della sinistra noi non abbiamo mai risposto a odio con odio, perché la nostra religione è quella della libertà e del buon governo”, ha concluso il premier.

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