Napolitano: sul federalismo il governo mantiene gli impegni

Mar 21st, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“Non possiamo concederci il lusso di evitare e di lasciare il lavoro incompiuto”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano riguardo al federalismo all’inaugurazione delle nuova sede della Regione Lombardia.  Parole super partes, quelle del Presidente Napolitano: confermano quanto ha già fatto il governo Berlusconi, che con la riforma del federalismo fiscale sta realizzando uno degli impegni contenuti nel proprio programma elettorale. Una riforma approvata dal Parlamento nel maggio di due anni fa e che negli ultimi mesi è stata via via portata a compimento dalla maggioranza di centrodestra con una serie di decreti d’attuazione, l’ultimo dei quali ha fissato nuovi criteri per il federalismo municipale.  “Questa volta dobbiamo portare a termine l’attuazione del titolo V riformato della nostra Costituzione e trovare necessarie strade di equilibrio e corrispondenza tra il ruolo dello Stato, delle amministrazioni locali, delle grandi Istituzioni come quella parlamentare che a sua volta va riformata nella nuova prospettiva, e il ruolo delle Regioni, delle Province e dei Comuni”. Il presidente Napolitano ha ricordato che l’Italia delle autonomie è stata quella “voluta dai padri costituenti e segnata in Carta Costituzionale”. Probabilmente “l’affermazione del ruolo delle Regioni nella Costituzione rimase incerta e timida ma pesò poi in modo particolare il successivo ritardo” che portò alla stesura della legge per la nascita delle regioni ordinarie solo nel 1970.  “Abbiamo iniziato la strada nel 1970 - ha aggiunto -. L’abbiamo percorsa fra molte difficoltà e anche fra crescenti contraddizioni. Così è maturata la riforma del Titolo V della Costituzione, una svolta per una evoluzione più conseguente in senso federalista del sistema delle autonomie”.  “Adesso - ha concluso - non possiamo concederci il lusso di esitare e di lasciare il lavoro incompiuto o di non erigere un edificio solido ancora una volta”.

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