La Parola di oggi

Mar 21st, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
22 marzo 2011
Martedì
S. Lea - II di quaresima (A) - II
***
PREGHIERA DEL MATTINO
“Contempla, o anima mia, Isacco offerto in olocausto, contempla il nuovo
Isacco legato sul legno della croce, nuova vittima offerta in mistero per
il peccato del mondo. Signore, tu non hai ignorato il sacrificio di
Isacco, accogli in sacrificio il mio spirito affranto, poiché tu non
disprezzi un cuore affranto e spezzato”. Guarda le mie mani legate dal
peccato e il legno della maledizione sulla mia schiena, a frenare il mio
cammino verso di te. Ti rendo grazie, o mio Salvatore, poiché il coltello
s’era avvicinato alla mia gola e per il tuo sacrificio. Agnello senza
macchia, tu hai allontanato da me la condanna.

PRIMA LETTURA (Is 1,10.16-20)
Imparate a fare il bene, ricercate la giustizia.
Dal libro del profeta Isaia
Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio
all’insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! «Lavatevi,
purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso, rendete giustizia all’orfano, difendete la causa
della vedova».
«Su, venite e discutiamo – dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi
come neve.
Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Se sarete docili
e ascolterete, mangerete i frutti della terra. Ma se vi ostinate e vi
ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha
parlato».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 49)
R. A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili. R.
Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle? R.
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Ez 18,31)
R. Lode e onore a te, Signore Gesù
Liberatevi da tutte le iniquità commesse, dice il Signore,
e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo.
R. Lode e onore a te, Signore Gesù

VANGELO (Mt 23,1-12)
Dicono e non fanno.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate
e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere,
perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e
difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non
vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano
i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore
nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze,
come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro
e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla
terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi
chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà
umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».
Parola del Signore.

OMELIA
Sin dall’inizio della Quaresima Gesù ci incita a fare l’elemosina, a
pregare e a digiunare non “per essere ammirati dagli uomini”, ma
solamente per il Padre. Il nostro io cerca sempre di essere approvato,
ama tutto ciò che lo mette in mostra, si compiace delle lusinghe. Non
abbiamo paura di chiedere la morte di questo io, perché il nostro cuore
possa finalmente risuscitare con Gesù. Guardiamo Maria, umile “serva del
Signore”, nella quale si è incarnata, in tutta la sua logica d’amore,
questa regola misteriosa: “Chi invece si innalzerà sarà abbassato e chi
si abbasserà sarà innalzato”. Maria era immacolata, eppure Dio poteva
immediatamente “vedere la sua umiltà”. Noi, che siamo peccatori, abbiamo
bisogno di essere “abbassati”, e per questo l’umiliazione è un’ottima
scuola. Chiediamo allo Spirito Santo di farci amare le umiliazioni.
Smettiamo di affliggerci per i nostri difetti, se essi possono
contribuire ad umiliarci; rimpiangiamo solamente il peccato che è in noi.
Si ama così poco di l’essere umiliati! È una delle pratiche più
difficili! Non scegliamo le umiliazioni, non cerchiamole, ma chiediamo
a Dio di darci quelle di cui abbiamo bisogno, e sforziamoci di vivere
nella gioia!
L’umiliazione è una grazia, essa ci “abbassa”, ma, se noi l’accettiamo,
essa ci immerge nella misericordia del cuore di Gesù, che ci “innalza”
con lui sino al Padre.

PREGHIERA DELLA SERA
Non condannarmi, Signore, come hai fatto con il fariseo, se il mio cuore
accecato mostra durezza e orgoglio.
Concedimi l’umiltà del pubblicano e perdonami con la tua dolcezza
benevola. Ho fatto di me un idolo, ho infangato e indurito il mio cuore,
non ho ascoltato la tua voce e ho disubbidito alla tua parola. Gesù,
Figlio di Davide, abbi pietà di me, povero peccatore. Guidami sul tuo
sentiero, affinché, al tuo seguito, io possa evitare una via fatta di
superbia e di cose più grandi di me; fa’ che io possa diventare l’umile
servo degli uomini, miei fratelli.

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