Sabato 26 marzo, all’Hotel Continental, ORE 10, importante manifestazione del Comitato dei GIURISTI PER LA LIBERTA’,

presieduto dall’ avv. VALERIO DE MARTINO

Da più lustri attività modeste ma basilari per lo svolgersi delle normali espressioni della quotidiana vita civile in ogni nazione libera sono divenute fonti di preoccupazione ed espletate con ogni cautela e precauzione quasi che assumano connotazioni di condotte arrischiate, equivoche e potenzialmente pericolose.Tali considerazioni valgono per l’emissione di un assegno bancario, ad esempio, oppure per una conversazione telefonica nella quale ogni termine deve essere calibrato; ogni perifrasi deve essere puntualizzata; ogni interlocutore deve essere accuratamente identificato e classificato secondo la potenziale pericolosità così come probabilisticamente valutata da terzi, nel momento, ignoti percettori. Basti ricordare il recente caso di uno straniero le cui parole male interpretate e tradotte ne hanno comportato l’incarcerazione e la contestazione di reati per i quali il codice sostanziale prevede la pena dell’ergastolo, decadendo poi in un breve lasso di tempo.Il settore della vita sociale ove i pericoli per la libertà dei cittadini si sono appalesati con il massimo della pericolosità liberticida risulta poi quello dello svolgimento delle attività politiche ed istituzionali.Alcuni organi pubblici sembrano ormai orientati al sistematico monitoraggio di conversazioni e condotte private di soggetti anche di primario rilievo nazionale finalizzato alla creazione di condizionamenti delle libere attività politiche, sociali ed economiche cui i soggetti stessi sono stati chiamati nel rispetto delle procedure costituzionali ed, ancora più, dalla designazione popolare. Tale situazione, resa parossistica dall’accorto dosaggio mediatico compiuto a mezzo di organi di informazione schierati e complici delle sistematiche violazioni delle previsioni codicistiche circa il riserbo delle indagini e la sobrietà delle comunicazioni istituzionali, sono divenuti intollerabili e ne nasce la necessità della conseguente denunzia alla pubblica opinione da parte dei soggetti qualificati per titoli di studio e professionali che pertanto si costituiscono nel comitato dei giuristi per la libertà che, a breve, manifesteranno il proprio impegno contro ogni degenerazione delle funzioni giudiziarie al fine di interferire sulla vita politica nazionale e locale anche con pubbliche manifestazioni. Si sollecita l’adesione di ogni cittadino che abbia a cuore le libertà politiche ed economiche della nazione.Giuristi per la libertà

Dal manifesto dei Giuristi per la Libertà

Benedetto Croce scrisse: “ …non è necessario affidarsi troppo ad idilliache pitture ed ai sempre risorgenti miraggi dell’ età dell’oro, quando i fatti attestano l’alacre spirito che animava Napoli e, primo tra que…sti fatti, l’unanime resistenza nel 1510 alla tentata introduzione del Tribunale dell’Inquisizione Spagnola il quale minacciava di mettere tutti gli uomini del Regno alla mercè di segrete procedure su segrete delazioni e testimonianze e di abbandonare i loro beni alle confische…nobili e popolani si unirono in San Lorenzo e dichiararono di volere perdere gli onori e la vita prima di tollerare tanta servitù” (dalla “Storia del Regno di Napoli” - 1925).

 Nel rinnovato spirito odierno si rinvengono i sentimenti e le pulsioni che portarono allora la cittadinanza alla vittoria ed oggi spingono alla denunzia ed all’impegno i Giuristi per la Libertà