Federalismo, altri fondi per le Regioni
Mar 18th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
Il governo Berlusconi conferma il proprio impegno sulle riforme e procede a pieno ritmo sull’attuazione del federalismo fiscale. La prossima tappa, in programma proprio oggi, è la presentazione del parere di maggioranza sul nuovo fisco regionale. I tecnici guidati dal ministro Calderoli hanno introdotto delle importanti novità per venire incontro alle richieste avanzate dalle regioni e dall’opposizione, giungendo così a un testo che, come ha giustamente sottolineato nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore, potrebbe avere come sottotitolo “prove tecniche di dialogo”. Due gli elementi più rilevanti: un assegno da 300 milioni per le regioni, destinato al trasporto pubblico locale e che farà certamente felici i governatori, e la conferma che nel decreto successivo ci sarà un premio da 213 milioni per le regioni che effettuano più controlli sugli appalti – specie in materia sanitaria – e che quindi spendono “meno e meglio” per fornire i servizi essenziali ai cittadini. Il premio alle regioni più efficienti sarebbe dovuto rientrare in realtà già in questo decreto, ma il governo ha deciso per un rinvio in modo da dare più tempo alle regioni svantaggiate (cioè in sostanza a quelle del Mezzogiorno) per adeguarsi agli standard nazionali. Tra le altre novità, anche la decisione di rimuovere le carenze infrastrutturali locali che fanno crescere i costi sanitari. Il gap inevitabilmente riguarda il sud - e in genere zone montane o isole minori - ed è un’ulteriore conferma del principio per cui il federalismo non lascerà nessuno indietro, con buona pace delle polemiche strumentali di certa opposizione. Le novità non incidono comunque sul cuore del quinto decreto attuativo della riforma federale, che prevede anche la possibilità di introdurre detrazioni regionali per le famiglie, cumulabili con quelle nazionali, e blocca il tetto all’1,4% per chi ha già ridotto l’Irap. Dal 2013, infatti, i presidenti di regione potrebbero abbassare fino a zero il tributo che grava sulle attività produttive e apportare deduzioni di tipo territoriale. In aggiunta - per finanziare sanità, istruzione, assistenza e trasporto locale - i governatori potranno contare sui proventi dell’evasione fiscale e sulle quote del fondo perequativo che inizierà a operare nel 2013. Mandando in pensione definitivamente i trasferimenti statali. Ancora una volta quindi si confermano i principi guida della riforma federale voluta dal governo, cioè una maggiore responsabilizzazione degli amministratori locali e una riduzione delle spese, e quindi delle tasse, a tutto vantaggio delle famiglie e delle imprese. Osvaldo Napoli: il federalismo è un argine al separatismo “La realizzazione del federalismo è l’argine più potente mai costruito contro le spinte al separatismo. Dall’America all’Inghilterra, il federalismo si è sempre rivelato un freno potente alla disgregazione dell’unità nazionale”, lo ha detto il vice presidente dei deputati del PdL, Osvaldo Napoli. “Si tratta ora - ha aggiunto Napoli - di completare il processo di modernizzazione del Paese restituendo la Nazione all’idea di unità attraverso la riforma dello Stato. L’elezione diretta del premier o del Capo dello Stato è il vero completamento della riorganizzazione dell’Italia. L’unità della Nazione nella diversità dei suoi territori - ha concluso - ha bisogno di simboli forti e vivi, capaci di parlare al popolo e suscitarne un legittimo e orgoglioso sentimento di appartenenza”.