Questa mattina, la Villa comunale di Casoria vestita di verde, bianco e rosso, si è svegliata al grido di: “Buon compleanno Italia!”.Si è tenuto, infatti, a Casoria il primo flash mob tricolore, voluto e coordinato dal Movimento Studentesco Nazionale di Napoli.Una cinquantina di ragazzi, a partire dalle 11.30, si sono dati appuntamento, sventolando bandiere e stringendo tra le mani striscioni e palloncini, cantando tutti in coro l’inno di Mameli prima di sciogliere l’adunanza.L’iniziativa, promossa dal nucleo di Casoria del Movimento Studentesco Nazionale, ha voluto con questo evento trasformare il 17 Marzo in un momento di riflessione sui numerosi significati degli avvenimenti celebrati, ricorrendo tuttavia a forme espressive il più vicine possibile ai linguaggi giovanili.«La nostra speranza - ha spiegato il responsabile provinciale del Movimento Studentesco Nazionale Valerio Perrella -, è quella di essere riusciti a veicolare ai nostri coetanei un messaggio ben preciso: e cioè che questa data non diventi, a lungo andare, per tutti noi un semplice pretesto per saltare un giorno di scuola, ma venga vissuta sempre con la stessa intensità con la quale si festeggia il proprio compleanno e soprattutto provando a cogliere il valore del comportamento esemplare dei giovani che offrirono la propria vita per garantirci un futuro, facendone un viatico importante per la conquista del nostro futuro».All’evento hanno aderito anche il neonato movimento “I giovani per Casoria” e l’associazione culturale “Alleanza per Casoria”, che insieme hanno dato corpo ed ampio sostegno alla manifestazione.Come ha spiegato, infatti, il presidente dell’associazione “Alleanza per Casoria” Daniele Mancinelli: «Il ricorso al flashmob, ci è sembrato il modo migliore che il Movimento Studentesco Nazionale potesse pensare per coinvolgere i giovani e indurli a riflettere sul valore del senso di appartenenza. Per questo, insieme con i ragazzi del Circolo Territoriale “G. Meloni” di Casoria della Giovane Italia, abbiamo deciso di aderire all’evento tricolore».

Daniela Iavolato