La Parola di oggi

Mar 15th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione
LA PAROLA DI OGGI
16 marzo 2011
Mercoledì
S. Eriberto vescovo - I di quaresima (A) - I

PREGHIERA DEL MATTINO
“Dal ventre degli inferi, come Giona, grido nella miseria. Tu mi hai
respinto nel profondo dei mari e i flutti mi hanno circondato; non
respingermi, Signore, ritira la mia vita dall’abisso delle acque. Il
diluvio del peccato mi inonda con i suoi flutti mortali. Allunga su di
me la tua mano come facesti per Noè, come facesti per Pietro sul mare
scatenato”. Poiché io ti ho riconosciuto, o figlio di Dio, tu sei il mio
Salvatore e sei il Salvatore di questa generazione perduta e già i miei
occhi vedono il tuo corpo disegnare tra cielo e terra il regno della
riconciliazione.

PRIMA LETTURA (Gn 3,1-10)
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.
Dal libro del profeta Giona
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’
a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò
e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona
cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava:
«Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono
il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli
si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a
sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo
decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non
pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio
sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta
malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi,
si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta
malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare
loro e non lo fece.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 50)
R. Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Gl 2,12-13)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore,
perché sono misericordioso e pietoso.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Lc 11,29-32)
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma
non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come
Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo
lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini
di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi
confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui
vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro
questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di
Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».
Parola del Signore.

OMELIA
Gesù è “più di Salomone”, del quale l’Antico Testamento celebra la
sapienza. Egli vuole farci penetrare in quella “sapienza di Dio” che è
“follia” finché noi la vediamo dall’esterno, cioè nel mistero della sua
croce.
Di fronte ai giudei che da lui reclamano un segno, Gesù proclama che
nella religione che egli istituirà non saranno i segni esteriori i più
importanti. Egli compirà ogni genere di miracolo, ma il grande segno, il
solo segno che deve essere il sostegno estremo di tutti coloro che
credono in lui, è la sua morte e la sua risurrezione. Dio ci concede
generalmente molti segni del suo amore, della sua presenza. Ma quando la
nostra unione con Gesù diventa più profonda, possiamo conoscere dei
momenti di grande debolezza, passare attraverso ogni sorta di
purificazione, attraverso delle morti, delle agonie a volte molto
dolorose. Ma questi momenti sono sempre seguiti da momenti di grazia, di
risurrezione del nostro cuore. Gesù ci insegna a camminare senza timore
su questa stretta via che ci unisce a lui nei suoi misteri.

PREGHIERA DELLA SERA
O redentore dell’uomo e suo giudice, rinuncia al castigo che pesa
sull’umanità. Guarda i tuoi figli che, al richiamo della madre dei
viventi, si vestono di sacco e di cenere come gli abitanti di Ninive.
Ricordati della promessa di non distruggere più. Non guardare la violenza
che regna, né l’odio fratricida, non giudicare le nostre colpe
innominabili, non guardare i nostri peccati ma la fede della tua Chiesa
in preghiera, che fa penitenza e ritorna verso di te, da parte di tutti
gli uomini. Considera il tuo popolo di sacerdoti che intercedono per la
nuova Ninive.

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