Economia, meno evasori e più entrate

Mar 11th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Dai dati sulle dichiarazioni dei redditi per il 2009 arriva un segnale confortante sul funzionamento della macchina dell’amministrazione finanziaria. Gira a dovere, tanto che nell’anno della crisi più profonda, a fronte di un calo del Pil del 5%, non soltanto e contro ogni previsione il totale del gettito Irpef è cresciuto dello 0,2%, ma nelle casse dello Stato sono affluiti 2,2 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale. E, lo ripetiamo, stiamo parlando dell’anno più nero dell’economia mondiale. I dati delle dichiarazioni dei redditi ci regalano paginate di giornale con considerazioni ripetitive, le stesse ogni anno, sulla quota minima di cosiddetti “ricchi” (solo lo 0,17% ha denunciato oltre 200mila euro) e sulla stragrande maggioranza che dichiara al fisco meno di 35mila euro (il 90%). E dunque la vera e unica novità “rivoluzionaria” è che in questo Paese per la prima volta c’è un governo che ha affrontato in modo concreto l’evasione fiscale e i dati che si conoscono per il 2010 sono ancora più confortanti. Dalla lotta contro i paradisi fiscali, della quale il ministro Tremonti è stato uno dei portabandiera a livello internazionale, ai cosiddetti “accertamenti sintetici” (che misurano la difformità tra tenore di vita e reddito dichiarato), dallo scudo fiscale alla lotta contro il lavoro nero, per arrivare ora a strumenti di sicuro impatto che mirano ad affinare gli accertamenti (redditometro, spesometro), la macchina amministrativa sta ottenendo risultati importanti, come i 25 miliardi di evasione scoperti nel 2010. I dati dello scorso anno aiutano anche a scoprire che queste verifiche stringenti non soltanto permettono di scovare gli evasori, ma soprattutto sospingono molti contribuenti, per timore o necessità che sia, sulla strada della fedeltà fiscale. Qualche esempio: nell’anno terribile 2009 se si guarda ai lavoratori autonomi che hanno chiuso in attivo, si trova il reddito medio più alto in assoluto di sempre, pari a 142mila euro; e ancora è cresciuto quasi del 30% l’esercito dei contribuenti che hanno aderito al regime dei minimi, il cosiddetto forfettone con il quale ci si mette in pari con il fisco senza tanti adempimenti, ma soprattutto senza problemi.

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