La Parola di oggi

Mar 11th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
12 marzo 2011
Sabato
Sabato dopo le Ceneri, S. Massimiliano - (A) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Ho peccato più di Matteo il pubblicano, perché da sempre conosco il tuo
Nome. Ma tu mi chiami di nuovo a seguirti. Come lui voglio alzarmi,
rovesciare la tavola della mia vita quotidiana, carica di false ricchezze
e di commercio con lo spirito del mondo; come Levi, io ti dico: Entra da
me e che la tua saggezza immoli la vittima sull’altare della mia vita.
Che io divenga l’ostia dell’azione di grazie per la vita ritrovata. O
Gesù, per la tua bontà, degnati di chiamarmi con il mio nome.

PRIMA LETTURA (Is 58,9-14)
Se aprirai il tuo cuore all’affamato, brillerà fra le tenebre la tua
luce.
Dal libro del profeta Isaia
Così dice il Signore:
«Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il
parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato, se sazierai
l’afflitto di cuore, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua
tenebra sarà come il meriggio.
Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà
le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui
acque non inaridiscono.
La tua gente riedificherà le rovine antiche, ricostruirai le fondamenta
di trascorse generazioni.
Ti chiameranno riparatore di brecce, e restauratore di strade perché
siano popolate.
Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel
giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerabile il giorno
sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di
sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò montare sulle alture della terra, ti farò gustare l’eredità
di Giacobbe, tuo padre, perché la bocca del Signore ha parlato».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 85)
R. Mostrami, Signore, la tua via.
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e misero.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te confida. R.
Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, rivolgo l’anima mia. R.
Tu sei buono, Signore, e perdoni,
sei pieno di misericordia con chi t’invoca.
Porgi l’orecchio, Signore, alla mia preghiera
e sii attento alla voce delle mie suppliche. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Ez 33,11)
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Io non godo della morte del malvagio, dice il Signore,
ma che si converta dalla sua malvagità e viva.
R. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

VANGELO (Lc 5,27-32)
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò
e lo seguì.
Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa. C’era una folla
numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola. I
farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come
mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?». Gesù
rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati;
io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si
convertano».
Parola del Signore.

OMELIA
Questo passo del Vangelo ci mostra la conversione che Gesù aspetta da
ciascuno di noi, ed è molto dolce: si tratta di riconoscerci peccatori,
e di andare a lui come al nostro Salvatore; si tratta di riconoscerci
malati e di andare a lui come al nostro medico… La peggiore cosa che
possa capitarci è di crederci “giusti”, cioè di essere contenti di noi
stessi, di non avere nulla da rimproverarci: perché noi ci allontaneremmo
irrimediabilmente, per questo semplice fatto, dal nostro Dio di
misericordia.
Ma quando ci consideriamo peccatori, possiamo entrare subito nel cuore
di Gesù. Gesù non aspetta che siamo perfetti per invitarci a seguirlo.
Ci chiama sapendo benissimo che siamo poveri peccatori, molto deboli.
Egli potrà lasciarci per tutta la vita molti difetti esteriori; ciò che
importa è che il fondo del nostro cuore resti unito a lui. I nostri
peccati non saranno mai un ostacolo alla nostra unione con Dio, se noi
saremo dei poveri peccatori, cioè dei peccatori penitenti, umili, che si
affidano alla misericordia di Dio e non alle proprie forze.
È a questa conversione d’amore e di umiltà, a questo incontro con il
nostro Salvatore, che siamo tutti invitati durante la Quaresima. Tutti
abbiamo bisogno di conversione e di guarigione, e Gesù ci prende così
come siamo. Con lo stesso sguardo di misericordia dobbiamo guardare ogni
nostro fratello, senza mai scandalizzarci, come il primogenito nella
parabola del figliol prodigo, dei tesori di tenerezza che nostro Padre
impiega per i suoi figli più perduti.

PREGHIERA DELLA SERA
“Santa Maria, madre di Dio, noi ti salutiamo; nuova Eva, porta del cielo,
tu che ci apri il paradiso chiuso, partoriscici nella pace alla luce del
Regno. E tu, santa Maria Maddalena, intercedi per noi. Il tuo Salvatore
mi conceda la grazia di fuggire le tenebre del peccato e di cantare le
meraviglie che Dio ha compiuto in te”. Pregate per noi il Dio santissimo,
lento all’ira e pieno d’amore, perché ci siano concesse le lacrime del
pentimento, e le lacrime dell’amore, e il nostro dolore per avere offeso
un tale Dio ci purifichi.

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