Berlusconi a Napoli, si improvvisa spazzino
Ago 9th, 2008 | Di cc | Categoria: Cronaca di Napoli, Politica
Una scopa blu in una mano ed un raccogli rifiuti nell’altra. Silvio Berlusconi si presenta per la settima volta a Napoli e per un quarto d’ora diventa il presidente ‘spazzino’. Un ‘gesto simbolico’ ci tiene a precisare il Cavaliere solo per “attirare l’attenzione di tutti” sulla necessità di tenere strade, parchi e giardini puliti come “le nostre case”. Prima di fare l’operatore ecologico, insieme con i volontari della protezione civile, Berlusconi si intrattiene per quasi due ore in Prefettura per fare un punto della situazione insieme con il sottosegretario Guido Bertolaso, il prefetto Alessandro Pansa ed il generale Francesco Giannini. Un’occasione in cui il premier ha ribadito ai suoi interlocutori di non abbassare la guardia: “Non mollate, dobbiamo continuare a lavorare”, è stato l’auspicio fatto dal cavaliere, secondo quanto raccontato dai presenti. Berlusconi non ha nascosto la soddisfazione per un’emergenza ormai rientrata: “La fase acuta è alle spalle - sottolinea - in 58 giorni abbiamo rimosso più di 50 mila tonnellate di rifiuti”. Un risultato raggiunto grazie anche alla collaborazione con le autorità locali: “Con il presidente Bassolino - sottolinea - abbiamo lavorato per il bene di Napoli e del Paese”. Superata la crisi, è ora di passare alla cosiddetta fase due che prevede il coinvolgimento diretto dei cittadini, con una vera e propria campagna di sensibilizzazione. Una volta in strada e circondato da una folla di gente che non lo lascerà mai nel corso della passeggiata, il premier insiste sulla necessità di procedere con la raccolta differenziata che rappresenta “un dovere morale”. Mentre stringeva le mani dei cittadini presenti che gli urlavano ‘Silvio sei uno di noi’, e poi interrogato sui termovalorizzatori, Berlusconi ci ha tenuto a fare l’ennesima precisazione: “È una menzogna dire che inquinano”. E al riguardo ha spiegato che il loro utilizzo è pari allo smog di cinque macchine. L’auspicio che rivolge ai napoletani è insomma quello di tenere le strade in modo decoroso: “È come se fossero l’estensione delle vostre case”. Parole che il premier accompagna con i gesti, chinandosi a raccogliere un pezzo di carta ed un bicchiere: “Ecco - dice ammonendo i presenti - questo non si deve fare”. Poi, dirigendosi a piazza Carolina, proprio alla spalle della prefettura, il premier decide di testare, anche se in modo simbolico, il lavoro dello spazzino. Avvicinato da Raffaella Esposito, una volontaria trentenne originaria del quartiere Camaldoli, che gli porge scopa e paletta, Berlusconi inizia a pulire per terra per poi gettare nel camioncino della spazzatura la ‘monnezza’ raccolta. Intorno il caos di gente. Giusto il tempo di fare il giro del palazzo del prefetto e poi via per la cena con i vertici delle forze dell’ordine: “Devo ringraziare i militari - sottolinea Berlusconi - che sono stati davvero molto bravi”.