La Parola di oggi

Mar 7th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
8 marzo 2011
Martedì
S. Giovanni di Dio - IX tempo ordinario (A) - I

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PREGHIERA DEL MATTINO
Mio Dio, mi piacerebbe oggi, per una volta almeno, renderti ciò che ti
appartiene. Ti supplico, non permettere che io mi consumi in
preoccupazioni materiali. So che, se riuscissi a distinguere in ogni cosa
la tua mano, questi problemi mi sembrerebbero insignificanti.
Signore, dissipa la mia paura e sostituiscila con la fede.

PRIMA LETTURA (Tb 2,10-23)
Rimasi cieco.
Dal libro di Tobia
Io, Tobi, in quella notte di Pentecoste, dopo aver seppellito il morto,
mi lavai, entrai nel mio cortile e mi addormentai sotto il muro del
cortile. Per il caldo che c’era tenevo la faccia scoperta, ignorando che
sopra di me, nel muro, stavano dei passeri. Caddero sui miei occhi i loro
escrementi ancora caldi, che mi produssero macchie bianche, e dovetti
andare dai medici per la cura. Più essi però mi applicavano farmaci, più
mi si oscuravano gli occhi, a causa delle macchie bianche, finché divenni
cieco del tutto. Per quattro anni rimasi cieco e ne soffrirono tutti i
miei fratelli. Achikàr, nei due anni che precedettero la sua partenza per
l’Elimàide, provvide al mio sostentamento.
In quel tempo mia moglie Anna lavorava a domicilio, tessendo la lana che
rimandava poi ai padroni, ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del
mese di Distro, quando tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai
padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto
da mangiare.
Quando il capretto entrò in casa mia, si mise a belare. Chiamai allora
mia moglie e le dissi: «Da dove viene questo capretto? Non sarà stato
rubato? Restituiscilo ai padroni, poiché non abbiamo nessun diritto di
mangiare una cosa rubata».
Ella mi disse: «Mi è stato dato in più del salario». Ma io non le credevo
e le ripetevo di restituirlo ai padroni e per questo mi vergognavo di
lei. Allora per tutta risposta mi disse: «Dove sono le tue elemosine?
Dove sono le tue buone opere? Ecco, lo si vede bene da come sei
ridotto!».
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 111)
R. Saldo è il cuore del giusto che confida nel Signore.
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R.
Cattive notizie non avrà da temere,
saldo è il suo cuore, confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non teme,
finché non vedrà la rovina dei suoi nemici. R.
Egli dona largamente ai poveri,
la sua giustizia rimane per sempre,
la sua fronte s’innalza nella gloria. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Ef 1,17-18)
R. Alleluia, alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro
cuore,
per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 12,13-17)
Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per
coglierlo in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai
soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni
la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare?
Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete
mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo».
Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e
l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che
è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.
Parola del Signore.

OMELIA
Ogni giorno siamo messi di fronte a scelte in cui Dio e Cesare sono in
conflitto. Tali scelte si situano a volte sul piano del semplice
apprezzamento, altre volte su quello dell’azione. I giornali ci riportano
ogni giorno avvenimenti che richiedono il nostro parere, proprio come la
domanda posta a Gesù duemila anni fa: “È lecito o no dare il tributo a
Cesare?”.
È lecito o no praticare il controllo delle nascite? La pena di morte?
L’eutanasia? L’aborto?
Cesare, cioè, nelle società moderne, lo Stato, ha ragione di…? Ed io,
che sono cristiano, devo approvarlo o no? Noi non siamo Gesù. Ma il
nostro compito è di fare di tutto perché egli viva in noi. A questo
proposito dobbiamo pregarlo di darci il suo Spirito in ogni istante,
affinché sia lui a dire sì o no a Cesare.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, tu sei sincero ed io no. Perdonami di averti messo alla prova
oggi, di aver cercato di mercanteggiare con te quando mi chiedevi di
agire secondo la volontà del Padre.
Grazie di non avermi ripagato con ugual moneta.
Questa sera, proprio mentre mi distendo, infine, per addormentarmi, ti
chiedo di concedermi la grazia di dare una voce più forte e più vera alla
tua missione nel mondo: la voce del Vangelo.

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