Berlusconi: giustizia, riforma epocale
Mar 7th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica
“Giovedì porteremo in un Consiglio dei Ministri straordinario la riforma della Giustizia a cui sta lavorando il bravissimo Angelino Alfano. Sarà una riforma epocale”. Lo afferma Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente al convegno di “Noi Riformatori Abruzzo” ad Avezzano. “Il fatto di non avere la certezza di non essere intercettati quando alziamo il telefono è una cosa che davvero non si può più accettare ed io credo che noi facciamo bene ad andare avanti con la riforma. Fini ce lo aveva impedito recentemente, ma abbiamo una legge in Parlamento, alla Camera, che è già stata approvata dal Senato e ora dobbiamo mandarla avanti, perfezionarla, e dobbiamo arrivare a garantire a tutti i cittadini quella privacy che è doverosa in una democrazia”. E ribadisce che “siamo soddisfatti della maggioranza che abbiamo in Parlamento, che è molto più coesa di prima: prima, quando presentavamo ad esempio le riforme sulla giustizia avevamo il ‘no’ preliminare di Fini e dei suoi, oggi invece su questa maggioranza possiamo davvero contare e quindi possiamo veramente pensare di portare avanti tutte le nostre riforme che per noi sono un impegno contrattuale nei confronti di tutti i nostri elettori”. Il Premier poi rassicura che “non ci saranno elezioni politiche anticipate perché credo che sarebbe veramente un danno per il nostro Paese dare il segnale di non avere stabilità di governo, soprattutto alla finanza internazionale. E che sia molto importante avere un governo stabile e nel pieno dei poteri anche per quello che succede in Egitto, in Tunisia e in Libia”. E spiega che il governo sta lavorando “alla riforma tributaria assieme a sindacati e imprese. Questa riforma è assai importante perché abbiamo leggi che risalgono a 40 anni fa, che sono così complicate che nemmeno i più bravi commercialisti sono in grado di applicarle”. Berlusconi ricorda che “i sondaggi ci dicono che siamo sempre il primo partito in Italia, nonostante gli attacchi della sinistra e dei giornali: siamo al 30,6 per cento quindi andiamo avanti con grande consenso. Noi abbiamo questa palla al piede della sinistra che si inventa di tutto, adesso anche un mio attacco alle istituzioni, mentre è falso, sono io che subisco attacchi senza soluzione di continuità da 17 anni”. Il presidente del Consiglio torna poi a parlare di istruzione: “noi abbiamo difeso in modo concreto la scuola pubblica con la riforma e riteniamo che gli insegnanti abbiano un ruolo fondamentale nell’educazione dei nostri figli anche se ricevono uno stipendio assolutamente inadeguato per questo ruolo”. E precisa che “non ho mai attaccato la scuola pubblica, ma ho semplicemente detto, parlando dei cattolici, che bisogna aiutare quelle famiglie cattoliche che si trovano ad avere un insegnante che cerca di inculcare nei loro figli dei valori e dei principi diversi da quelli in cui loro credono con un buono scuola in modo che anche le famiglie meno abbienti abbiano la possibilità di mandare i loro figli a una scuola privata”. Berlusconi fa un riferimento anche all’Abruzzo, alla ricostruzione della città de L’Aquila: “credo che tutti voi sappiate bene come abbiamo agito, con quanta tempestività e con quanta efficacia. Oltre ad avere consegnato le case a chi le aveva perse, abbiamo anche stanziato ciò che era necessario. Abbiamo aperto le scuole per 17 mila studenti, in edifici messi in sicurezza o in nuove scuole costruite appositamente. Stiamo andando avanti nell’interesse generale”. E torna anche su quanto l’Italia sta facendo per alleviare la situazione dei profughi nel Nord Africa: “venerdì scorso sono stato alla riunione del Partito Popolare europeo, a cui siamo orgogliosi di appartenere, ho incitato gli altri capi di stato e di governo a fare altrettanto perchè c’è una situazione umanitaria molto preoccupante. L’Italia ha deciso di inviare, per prima, una missione umanitaria che riguarda 10-12 mila persone scappate dalla Libia ed ha anche provveduto con voli charter e navi a fare tornare a casa tanti cittadini egiziani”.