La Parola di oggi

Mar 6th, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
7 marzo 2011
Lunedì
Ss. Perpetua e Felicita - IX tempo ordinario (A) - I

PREGHIERA DEL MATTINO
Dio Padre, non sono degno di avere a disposizione ciò che appartiene a te, ma, almeno, fa’ che io non esiti ad offrirti i frutti di questa giornata.
Ti offro fin d’ora tutto ciò che mi succederà, in particolare tutte le prove che probabilmente dovrò superare, per rimediare alle ferite inflitte dai miei peccati al tuo Figlio unigenito.
Aiutami a mostrare la mia solidarietà con il tuo Figlio diletto, Gesù Cristo, nell’unico modo possibile, cioè acconsentendo, proprio come lui, ad essere rifiutato dagli altri.

ANTIFONA D’INGRESSO
Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia,
perché sono triste e angosciato;
vedi la mia miseria e la mia pena
e perdona tutti i miei peccati. (Sal 25,16.18)

COLLETTA
O Dio, che nella tua provvidenza
tutto disponi secondo il tuo disegno di salvezza,
allontana da noi ogni male
e dona ciò che giova al nostro vero bene.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Tb 1,3; 2,1-8)
Tobi seguiva le vie della verità.
Dal libro di Tobia
Io, Tobi, passavo tutti i giorni della mia vita seguendo le vie della verità e della giustizia. Ai miei fratelli e ai miei compatrioti, che erano stati condotti con me in prigionia a Ninive, nel paese degli Assiri, facevo molte elemosine.
Per la nostra festa di Pentecoste, cioè la festa delle Settimane, avevo fatto preparare un buon pranzo e mi posi a tavola: la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobia: “Figlio mio, va’, e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Ninive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni, figlio mio”.
Tobia uscì in cerca di un povero tra i nostri fratelli. Di ritorno disse: “Padre!”. Gli risposi: “Ebbene, figlio mio?”. “Padre - riprese - uno della nostra gente è stato ucciso e gettato nella piazza; l’hanno strangolato un momento fa”. Io allora mi alzai, lasciando intatto il pranzo; tolsi l’uomo dalla piazza e lo posi in una camera in attesa del tramonto del sole, per poterlo seppellire. Ritornai, mi lavai e mangiai con tristezza, ricordando le parole del profeta Amos su Betel: “Si cambieranno le vostre feste in lutto, tutti i vostri canti in lamento”.
E piansi. Quando poi calò il sole andai a scavare una fossa e ve lo seppellii.
I miei vicini mi deridevano dicendo: “Non ha più paura! Proprio per questo motivo lo hanno già ricercato per ucciderlo. È dovuto fuggire ed ora eccolo di nuovo a seppellire i morti”.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 111)
R. Beato l’uomo che teme il Signore.
Beato l’uomo che teme il Signore
e nei suoi precetti trova grande gioia.
Potente sulla terra sarà la sua stirpe,
la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. R.
Prosperità e ricchezza nella sua casa,
la sua giustizia rimane per sempre.
Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:
misericordioso, pietoso e giusto. R.
Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,
amministra i suoi beni con giustizia.
Egli non vacillerà in eterno:
eterno sarà il ricordo del giusto. R.

CANTO AL VANGELO (cf. Ap 1,5)
R. Alleluia, alleluia.
Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti,
tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 12,1-12)
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si mise a parlare loro con parabole: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua parte del raccolto della vigna.
Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa e lo insultarono.
Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono, altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato; lo inviò loro per ultimo, dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”.
Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra!”.
Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri.
Non avete letto questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro. Lo lasciarono e se ne andarono.
Parola del Signore.

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