La mossa falsa delle firme conferma la pochezza della sinistra

Mar 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Alla ribalta di AnnoZero Bersani ha preferito recitare la parte dell’inglese, che tiene sotto tono anche le notizie più importanti, se notizia sono. I dieci milioni di firme che sarebbero state raccolte contro Berlusconi dalla sinistra però non convincono nessuno, probabilmente a partire dagli stessi ideatori. Già stamani i giornali hanno rivelato che quei milioni di sottoscrizioni sono inquinati da nomi fasulli, da personaggi storici già defunti, da individui inesistenti.  Ancora una volta viene da chiedersi perché una sinistra che dovrebbe avere a cuore le sorti del Paese, presenta una simile sciocchezza contro Berlusconi, quando invece dovrebbe impegnarsi in una serie di idee e di proposte per rilanciare il Paese. Il guaio è che di fronte a questo Governo non esiste una opposizione come negli altri Paesi europei: la nostra sinistra punta sempre sui colpi di forza, sulle iniziative anti-Silvio, sulle rincorse eccessive e sfrenate.  L’idea delle firme contro Berlusconi è originata infatti da una concezione chiave della sinistra: la spallata. Invece di presentarsi in Parlamento con idee alternative rispetto a quelle della maggioranza, i signori dell’opposizione preferiscono rifugiarsi nelle prove di forza, nei bracci di ferro che poi regolarmente vanno a perdere. Anche stavolta, dunque, siamo di fronte ad un’iniziativa sbagliata non solo nelle conclusioni ma addirittura nelle premesse.  E non resta altro che rammaricarci di come l’opposizione intenda il proprio ruolo: basta pensare allo sciopero generale proclamato dalla Cgil, cioè da uno solo dei tre grandi sindacati, per il 6 maggio prossimo. Uno sciopero che viene definito contro la politica del Governo e i contratti separati rispetto a quelli nazionali. Ma sarebbe facile definire anche questo sciopero un’iniziativa contro a prescindere da qualunque altra opportunità. In sostanza ritorniamo sempre al circolo vizioso: la sinistra non è capace di scalzare un Governo eletto democraticamente dalla stragrande maggioranza degli italiani e cerca perciò di ricorrere a colpi grossi, che fanno molto rumore ma che non producono effetto. Ed una opposizione che si accontenta soltanto del rumore, non è certo un ancora di salvezza per il Paese. Ecco perché gli italiani, come risulta da tutti gli ultimi sondaggi di opinione, chiedono a questo Governo di andare avanti e di completare quelle riforme che la sinistra non è capace neanche di mettere in campo.

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