La Parola di oggi

Mar 2nd, 2011 | Di cc | Categoria: Religione

LA PAROLA DI OGGI
3 marzo 2011
Giovedì
S. Cunegonda - VIII tempo ordinario (A) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Dio onnipotente, mi consacro a te, luce della mia vita. Ti consacro questo nuovo giorno con tutte le sue attività, pensieri e azioni.
Non voglio separarmi da te. Voglio restarti sempre fedele.
Voglio che tu provi compiacimento in me. Voglio cantarti un canto di lode sempre nuovo.
Allontana da me ogni male.

ANTIFONA D’INGRESSO
Il Signore è mio sostegno,
mi ha liberato e mi ha portato al largo,
è stato lui la mia salvezza, perché mi vuol bene.

COLLETTA
Concedi, Signore, che il corso degli eventi nel mondo si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace, e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Sir 42,15-26)
Della gloria del Signore sono piene le sue opere.
Dal libro del Siracide
Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quello che ho visto. Per le parole del Signore sussistono le sue opere, e il suo giudizio si compie secondo il suo volere.
Il sole che risplende vede tutto, della gloria del Signore sono piene le sue opere.
Neppure ai santi del Signore è dato di narrare tutte le sue meraviglie, che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito perché l’universo stesse saldo nella sua gloria.
Egli scruta l’abisso e il cuore, e penetra tutti i loro segreti. L’Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi,
annunciando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste.
Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta.
Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza, egli solo è da sempre e per sempre: nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto, non ha bisogno di alcun consigliere.
Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare.
Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono.
Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra, egli non ha fatto nulla d’incompleto.
L’una conferma i pregi dell’altra: chi si sazierà di contemplare la sua gloria?
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Dalla parola del Signore furono fatti i cieli.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate. R.
Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R.
Dalla parola del Signore furono fatti i cieli,
dal soffio della sua bocca ogni loro schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del mare,
chiude in riserve gli abissi. R.
Tema il Signore tutta la terra,
tremino davanti a lui gli abitanti del mondo,
perché egli parlò e tutto fu creato,
comandò e tutto fu compiuto. R.

CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Il sono la luce del mondo, dice il Signore;
chi segue me avrà la luce della vita.
R. Alleluia.

VANGELO (Mc 10,46-52)
Rabbunì, che io veda di nuovo!.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare.
Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
Parola del Signore.

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