La parola di oggi
Feb 17th, 2011 | Di cc | Categoria: ReligioneLA PAROLA DI OGGI
18 febbraio 2011
Venerdì
S. Simone - VI tempo ordinario (A) - II
PREGHIERA DEL MATTINO
Padre, fonte della vita, ti ringrazio per avermi conservato nell’essere
e per avermi donato questo nuovo giorno. “Che giova all’uomo guadagnare
il mondo intero, se poi perde se stesso?”: il tuo Santo Spirito scriva
queste parole del tuo Figlio nel mio cuore. Che io non perda oggi me
stesso, dandomi in cambio dei beni limitati e passeggeri.
PRIMA LETTURA (Gen 11,1-9)
Scendiamo e confondiamo la loro lingua.
Dal libro della Genesi
Tutta la terra aveva un’unica lingua e uniche parole.
Emigrando dall’oriente, gli uomini capitarono in una pianura nella
regione di Sinar e vi si stabilirono.
Si dissero l’un l’altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al
fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da malta.
Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima
tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la
terra».
Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini
stavano costruendo.
Il Signore disse: «Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un’unica
lingua; questo è l’inizio della loro opera, e ora quanto avranno in
progetto di fare non sarà loro impossibile.
Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più
l’uno la lingua dell’altro».
Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di
costruire la città.
Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua
di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32)
R. Beato il popolo scelto dal Signore.
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.
Il Signore guarda dal cielo:
egli vede tutti gli uomini. R.
Dal trono dove siede
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui, che di ognuno ha plasmato il cuore
e ne comprende tutte le opere. R.
CANTO AL VANGELO (Mt 10,32)
R. Alleluia, alleluia.
Vi ho chiamato amici, dice il Signore,
perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
R. Alleluia.
VANGELO (Mc 8,34- 9,1)
Chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua
croce e mi segua.
Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la
propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda
la propria vita?
Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione
adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui,
quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: “In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non
morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza”.
Parola del Signore.
OMELIA
La parola del Signore ci svela la preziosità infinita della nostra
persona. L’intero universo non vale quanto vale la nostra persona: non
ha prezzo e non può essere commutata con niente. Ma questa preziosità può
essere dilapidata; la vita può fallire. La via che il Signore ci indica
per evitare questa infinita tragedia è paradossale: perdere la vita come
egli l’ha perduta. Il Signore ha donato se stesso; si è svuotato nel dono
di sé e proprio per questo il Padre lo ha introdotto, attraverso la
risurrezione, nella gloria di una vita immortale. Chi segue il Signore
nella rinuncia a sé per il dono agli altri, entra nella vita.
PREGHIERA DELLA SERA
Al termine di questo giorno, o Padre, sii misericordioso con me
peccatore. La luce è tramontata; la morte si avvicina; che mi giova
guadagnare il mondo intero, se poi perdo me stesso? Il Figlio tuo
unigenito ha versato il suo sangue perché non perdessi me stesso: che il
suo sacrificio non sia vano. Perdonami se oggi mi sono vergognato di
Cristo e delle sue parole davanti a questa generazione adultera e
perversa.