Alla Fondazione Humaniter presentazione di tre libri di Gabriele Aprea
Feb 11th, 2011 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaVenerdì 18 Febbraio, alle ore 18, a Napoli, presso la Fondazione Humaniter, in piazza Vanvitelli 15, saranno presentati i tre libri di Gabriele Aprea “Il mio psicanalista si è suicidato”, “Poteva andare peggio”, “Ma che state facendo?” (Edizioni Cento Autori).
All’incontro, introdotto e moderato Maurizio Vitiello, sociologo e critico d’arte, interverranno, insieme all’autore:
· Marina Melogli, direttrice culturale della Fondazione Humaniter
· Stefano Arcella, studioso, saggista e docente della Fondazione Humaniter
· Franco Lista, architetto, docente universitario e docente della Fondazione Humaniter
· Nando Romeo, regista e giornalista
· Antonio Mocciola, scrittore e caporedattore del periodico e web-site “Il Brigante”.
Chi l’ha detto che le sedute di psicoanalisi debbano giovare solo al paziente? E se invece fosse lo psicanalista ad avere un estremo, assoluto bisogno del suo cliente per “guarire” se stesso? È quanto accade al protagonista del divertente racconto, satira scanzonata di un paradossale rapporto medico-paziente.
Una divertentissima raccolta di racconti di una delle voci più originali dell’umorismo italiano Un professore alle prese con una classe scalcagnata e molto, ma molto molesta; un famoso generale rischia di dover rimandare un’eroica impresa per colpa di alcune camicie scolorate; un paziente nevrotico è in cura da uno psicanalista distratto e inaffidabile; dieci nani sono stati intrappolati in un reality da fiaba… Beh? In fondo poteva andare peggio…
Un uomo e una donna, nel cuore della notte, sono a letto. E si amano. Ma proprio nel culmine del piacere… sono interrotti da una telefonata: la sorella di lei che chiede, candidamente: “Ma che state facendo?”. Torna a graffiare una delle più fertili tra le penne del nuovo umorismo italiano. Gabriele Aprea presenta una nupva divertentissima raccolta di racconti. Storie raffinate, paradossali, grottesche e irriverenti. Tutte con un unico denominatore: il buonumore.