“Senza finiani e Casini siamo più uniti”
Gen 31st, 2011 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale
“Nonostante quello che sta accadendo sono sereno e determinato. Noi continuiamo a governare con una squadra di governo appassionata. Ogni giorno abbiamo problemi che credo risolviamo con capacità”. Lo afferma il presidente del Consiglio Berlusconi in collegamento telefonico con l’assemblea provinciale dell’Alleanza di Centro di Pionati a Cassino. Spiega il premier: “oltre al muro dell’opposizione abbiamo trovato un altro muro sulla strada della governabilità: il muro di quei politici di professione che si sono messi insieme ma rappresentano una mentalità che non è in grado di governare e che ha portato nel passato alla crisi dello Stato” e definisce il Terzo Polo “la restaurazione del passato”. Specifica che i tre leader, Casini, Rutelli e Fini “hanno una mentalità che ha condotto alla crisi dello Stato e della nostra società, per cui non sono in grado di capire che governare vuol dire cambiamento, modernizzare l’Italia. Sono un assemblaggio di spezzoni del passato. Senza i finiani e Casini siamo più uniti e determinati che mai. L’addio di Fini, il suo passaggio all’opposizione sono diventati una grande risorsa e l’occasione per dare una risposta al Paese perché prima erano al governo per sabotare”.Il Premier rassicura: “nessuno nella maggioranza adesso rema contro e siamo messi meglio per portare avanti le riforme. Abbiamo un’alleanza che rappresenta oggi l’unica possibilità di avere un governo solido che garantisca all’Italia di uscire dalla crisi meglio di altri Paesi. Tutte le altre formule rappresenterebbero una semplice restaurazione del passato e un ritorno ai vizi della vecchia partitocrazia che tanto male ha fatto all’Italia”. E evidenzia la tenuta della “alleanza politica e programmatica” tra il Pdl, “la Lega di Bossi” e il nuovo gruppo dei Responsabili: “credo che i numeri anche in Parlamento tengano. La maggioranza ha dimostrato di saper vincere sette a zero su tutti gli agguati e le sfide che la sinistra ha posto”. “Chi vuole le elezioni pensa non ad una nuova legislatura con governo compatto e unito, ma pensa solo ai propri interessi, alla propria possibilità di gestione e spartizione del potere”.Il premier conclude il collegamento telefonico ricordando “un documentario che ho visto di recente sull’attacco a Cassino durante l’ultima guerra mondiale: c’è da farsi venire ancora i brividi per quello che è successo”. E esorta a far vedere questo tipo di documentari “a tutti i nostri ragazzi nelle scuole, perché possano capire com’è terribile la guerra da qualunque parte sia portata”.