Dopo una giornata di accese polemiche e di infuocati dibattiti , la Camera si accinge a votare oggi il decreto sicurezza.

Fanno discutere particolarmente le norme sulle cosiddette “ronde” che però risultano notevolmente ridimensionate dopo le prime proposte della Lega . Si tratterà infatti di Associazioni di volontari che dovranno esser costituite principalmente da ex appartenenti alle forze dell’ordine , non dovranno esser fornite di armi ma solo di telefonino per avvertire in tempo reale polizia e carabinieri , dovranno essere inserite in un apposito e controllato registro tenuto dalle prefetture .Spicca nel decreto aanche il prolungamento a 180 giorni della permanenza dei clandestini immigrati nei CIE ( Centri di individuazione ed espulsione) . La norma , che ricalca quella in atto in moltissime nazioni europee , permetterebbe alle forze dell’ordine di avere i tempi tecnici per procedere all’identificazione ed all’accertamento dell’eventuale diritto d’asilo , a differenza di quanto avviene ora con il limite fissato in due mesi .In questo quadro continua la polemica tra Italia ed Onu in merito alla politica adotatta dal governo italiano con i respingimenti che potrebbero coinvolgere anche quanti avrebbero tutti i requisiti per usufruire del diritto di asilo per fuggire da guerre o da regimi dittatoriali .Il presidente del Consiglio , intervistato , ha lanciato pesanti accuse sulle organizzazioni di trafficanti di uomini  che guadagnano milioni di dollari e che spesso conducono scientemente alla morte i clandestini , affollando oltre il limite i barconi o costringendo talvolta i poveretti a lanciarsi in mare in vista della piattaforma dell’ENI millantata per tratto di costa italiana. Le frontiere dell’Italia –ha fatto notare il premier – sono le più esposte e non si può scaricare sula nostra nazione il peso dell’immigrazione clandestina mentre altri  tendono a lavarsi le mani . Importa in questa polemica rilevare la posizione di Fassino e Rutelli che mostrano di comprendere la politica della fermezza , anche se con qualche distinguo.                         Michele Elio Fusco