Storie della Shoah

Gen 17th, 2011 | Di cc | Categoria: Spettacoli e Cultura

Venerdì 21 gennaio, alle ore 18 a Napoli, presso la libreria Loffredo di via Kerbaker, Ottavio Di Grazia, docente di Storia delle religioni del Mediterraneo all’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, e Domenico Falco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, presenteranno la raccolta “Storie della Shoah” scritta da Nico Pirozzi, e pubblicata da Cento Autori (3 voll. in cofanetto, € 30,00).   L’Opera
Il più vecchio si chiamava Riccardo Salmoni, aveva da poco compito 77 anni quando varcò la soglia della camera a gas di Birkenau; la più piccola, Luciana Pacifici. Aveva 8 mesi.. Ad Auschwitz non ci arrivò mai: morì durante il terribile viaggio verso la Polonia. È l’epilogo della storia di due delle quaranta vittime della Shoah in Campania: 19 uomini, 16 donne , 3 bambini e due neonati, che un tragico destino sorprese lontano dalla città dalla quale erano scappati. E che paradossalmente dall’ottobre 1943 – due settimane prima della retata antisemita di Roma -  era diventata il luogo più sicuro al mondo per un ebreo. A dare loro un volto e un nome a queste persone è stato lo scrittore e giornalista Nico Pirozzi, autore di una lunga e accurata ricerca sulla Shoah in Campania, racchiusa nelle pagine del cofanetto “Storie della Shoah”. Si tratta di tre volumi - Fantasmi del Cilento (con prefazione di Roberto Olla), Napoli Salonicco Auschwitz (con prefazione di Antonio Ferrari) e Traditi (con prefazione di Enrico Deaglio), che raccontano, a metà strada tra il romanzo storico e il saggio, inediti spaccati di storia recente, che hanno per filo conduttore Napoli e la Campania.
Fantasmi del Cilento, un vero e proprio giallo della storia della Shoah, ricostruisce gli eventi che fecero da sfondo a un’incredibile operazione di salvataggio organizzata da Giovanni Palatucci, l’ex questore di Fiume deportato e morto a Dachau, e da suo zio Giuseppe Maria, vescovo di Campagna. Un’operazione finalizzata a strappare alla morte l’intera comunità ebraica di Lenti, in Ungheria, che alcuni certificati trafugati dal municipio di Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, stavano per rendere possibile.Napoli Salonicco Auschwitz racconta, invece, della tragedia vissuta da una minoranza di italiani che le leggi razziali aveva trasformato in stranieri. Come accadde ad Abramo e Rachele Hasson, emigrati a Napoli dopo l’incendio di Salonicco dell’agosto 1917 e costretti a lasciarla, assieme ai quattro figli nella primavera 1940. L’ultimo dei lavori, Traditi, è invece incentrato su un capitolo poco conosciuto della Shoah italiana, quello degli ebrei fascisti, il cui dramma ben si identifica nella storia dello shammàsh della sinagoga di Napoli, deportato ad Auschwitz assieme ad altri otto familiari, tra i quali due neonati.

 

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