Italia-Germania, alleanza per l’ambiente: a Berlino l’incontro fra i Ministri Prestigiacomo e Röttgen
Gen 14th, 2011 | Di cc | Categoria: AmbientePrestigiacomo: «Rafforzata la convergenza su politiche europee, cambiamenti climatici, rinnovabili, rifiuti»
”Fra Germania e Italia esiste una ampia convergenza di posizioni e di interessi sui temi ambientali, convergenza che esce rafforzata dall’incontro odierno con il Ministro dell’Ambiente tedesco Norbert Röttgen». Lo ha dichiarato il Ministro Stefania Prestigiacomo al termine del vertice bilaterale italo-tedesco svoltosi oggi a Berlino. In particolare i due ministri hanno concordato sull’esigenza di garantire continuità alla programmazione della politica ambientale in ambito UE avviando la preparazione del 7° Programma d’Azione Ambientale in vista della scadenza del 6° Programma nel 2012.
«Riteniamo opportuno – ha spiegato il Ministro Prestigiacomo - che la Commissione Europea operi in ambito ambientale all’interno di un Piano Strategico i cui principali elementi sono stati indicati nel Consiglio Ambiente del 20 dicembre 2010. Si dovrà puntare in particolare su una maggiore integrazione dell’ambiente nelle politiche di settore (agricoltura, pesca, trasporti, energia, industria, sullo sviluppo dell’economia verde e disarticolando il binomio crescita economica-degrado ambientale; puntare sulla promozione di eco-innovazione, ricerca, competitività; porre maggiore attenzione all’ambiente urbano e alla lotta all’inquinamento».
Italia e Germania ritengono che il nuovo programma ambientale dovrà avere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi della Strategia EU 2020 e che gli interessi ambientali devono essere considerati trasversali e prioritari in tutte le politiche dell’UE.
In materia di cambiamenti climatici i Ministri Röttgen e Prestigiacomo hanno espresso una comune valutazione positiva dei risultati della Conferenza di Cancun e riaffermato il ruolo che l’Europa deve avere nel negoziato che porterà alla Conferenza di Durban a fine anno. In questo ambito, sulla eventualità di un passaggio degli impegni di riduzione della C02 dal 20 al 30% da parte europea entro il 2020, l’Italia ha sottolineato l’esigenza di una valutazione macro-economica Stato per Stato sui costi del passaggio dal 20 al 30% al fine di valutare i costi reali che questa decisione comporterebbe per ciascun sistema paese anche alla luce dell’auspicata ripresa economica.
Altro tema su cui si è registrata una piena convergenza fra Italia e Germania è quello dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Entrambi i paesi vedono il settore in grande sviluppo in linea con gli ambiziosi obiettivi comunitari e nazionali ed esiste una piena sintonia sull’obiettivo che vede le rinnovabili e le energie pulite rappresentare una parte sempre più importante del mix energetico nazionale ed europeo. Si è concordato inoltre sulla opportunità di sostenere attraverso programmi bilaterali e multilaterali la promozione delle fonti rinnovabili sia nei paesi della sponda sud delle rinnovabili che nei balcani. Un tema questo che richiederebbe anche un quadro di riferimento europeo che in atto manca.
Particolarmente approfondito è stato infine il confronto sullo smaltimento dei rifiuti tema sul quale è recentemente intervenuta una direttiva europea che l’Italia ha già recepito e che è in via di recepimento in Germania. Sono stati affrontati in particolare le problematiche legate alla interconnessione fra il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi, il SISTRI, avviato in Italia e il sistema vigente in Germania e quelle relative al trasporti trans-frontalieri in considerazione del fato che vengono trasportate e smaltite in Germania circa un milione e 400 mila tonnellate di rifiuti pericolosi l’anno e che nel 2009 sono stati trasferite negli impianti tedeschi anche 300 mila tonnellate di rifiuti urbani provenienti dalla Campania.
«Con il collega tedesco – afferma infine la Prestigiacomo – abbiamo convenuto di intensificare l’impegno per la creazione di una agenzia unica dell’Onu per l’Ambiente. E lavoreremo assieme in vista della prossima riunione dell’Unep in febbraio a Nairobi».