Con una decisione ampiamente prevista la Corte Costituzionale ha bocciato larga parte della norma sul legittimo impedimento . Non avevamo dubbi in merito . In tutti i paesi del mondo l’organo giuridico più elevato è veramente al di sopra delle parti ed è l’espressione delle più indipendenti personalità esperte di legge . In Italia è invece il frutto di una serie di alchimie politiche , dove il manuale Cencelli la fa da padrone . Ecco perché illusorio era immaginare , data l’origine della nomina dei 15 “saggi” , un pronunciamento diverso . Occporre però ora che il premier Berlusconi la smetta di giocare in difesa , esca dall’angolo dove tentano di confinarlo ben individuati settori della magistratura e dei poteri forti , e parta all’attacco . Non è possibile vivere sempre sotto la spada di Damocle. Se vuole , Berlusconi scelga la via delle urne . Al riguardo è significativa l’affermazione dell’onorevole Bonaiuti che , interrogato sul possibile esito del referendum riconosciuto legittimo  dalla stessa  Consulta , ha testualmente detto ” Lo vinceremo . Vinciamo sempre quando è il popolo a decidere ” . Sia questa la considerazione fondamentale per il prosieguo dell’attività politica . E se poi non si vorrà andare alle urne , si vada all’attacco , affrontando , una volta per tutte , il nodo delle riforme , in primo luogo quella della giustizia che a tanti pasdaran fa veramente paura . Gli italiani non vogliono un premier dimezzato , perennemente sotto scacco . Si abbia il coraggio e la forza di affrontare temi che certamente non piacciono ai protestatori di professione , ai radical chic sempre pronti a scendere in piazza quando vengono lesi i loro interessi . La coalizione uscita due anni fa vittoriosa dalle urne  è attesa alla prova dai milioni che le hanno dato fiducia   e non capirebbe ulteriormente tatticismi , rallentamenti o rinunce . (Michele Elio Fusco)