Berlusconi: nessun dissidio nella maggioranza

Gen 4th, 2011 | Di cc | Categoria: Politica

“I dissidi dentro la maggioranza con la Lega e con il ministro Tremonti sono solo chiacchiere al vento, non c’e’ nulla di vero. La maggioranza e il governo sono solidi e capaci”. Lo puntualizza il premier, Silvio Berlusconi, in un’intervista a Studio Aperto. “Io – prosegue - ho lavorato con una squadra di ministri giovani e motivati, mentre c’è una opposizione che dobbiamo sopportare, senza idee e senza leader che sa dire solo stupidaggini e sa solo calunniare e ingannare”.  Berlusconi sottolinea che “il 56,6% degli elettori apprezza il sottoscritto” e che “le elezioni vinte dal centrodestra dopo le politiche del 2008 sono la prova più evidente dell’efficacia dell’operato del governo e del presidente del Consiglio”.Riguardo alle riforme messe in cantiere dal Governo, Berlusconi anticipa che “Stiamo preparando tre interventi bandiera: uno sulla cultura e la ricerca; uno sui giovani e uno sulla sicurezza dei cittadini”.  E sulla ripresa: “nel 2011 bisogna continuare con le scelte già compiute dal governo grazie alle quali gli effetti della crisi sono stati meno gravi e dolorosi da noi”. “Abbiamo saputo tenere i conti pubblici in sicurezza senza aumentare le tasse, abbiamo tutelato la coesione sociale e i posti di lavoro mettendo in campo risorse senza precedenti per la cassa integrazione, abbiamo difeso i risparmi, gli stipendi e le pensioni”. “Ora la competizione tra le economie di tutto il mondo, che va sotto il nome di globalizzazione, ci impone di metterci al passo con i cambiamenti e sollecita innovazioni in tutti i settori. Per fortuna nostra l’Italia è ancora una dei primi Paesi al mondo per forza economica e quindi il governo ha lavorato e continuerà a lavorare affinché continuiamo ad esserlo a pieno titolo, sempre nella democrazia e nella libertà”.  Berlusconi risponde con fermezza alla domanda se, sulla scia del discorso del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’Italia possa tornare ad essere un Paese per giovani: “assolutamente sì, anche perché nessun governo ha mai fatto così tante cose per loro”. “Abbiamo prodotto molte cose concrete e non abbiamo fatto nessuna retorica”. Il governo ha prodotto fatti e non parole”. “In soli due anni e mezzo abbiamo ammodernato il sistema dell’istruzione a tutti livelli per avvicinare la formazione al mondo del lavoro e delle imprese. E’ stato introdotto dovunque il criterio del merito che era stato cancellato da ‘68 prima, dai professori settantottini dopo, dalla sinistra e dai sindacati che hanno concepito la scuola come un ammortizzatore sociale più per insegnanti e personale che per gli studenti”.   Berlusconi ricorda poi altri “provvedimenti ad hoc a sostegno del lavoro, dello studio e della casa per i giovani” come “il bonus di 5mila euro per le imprese che stabilizzano i genitori precari con figli, il mutuo accessibile alle giovani coppie con contratti atipici”. Tutte iniziative che “possono contare su un finanziamento di 300 milioni euro e quindi sono fatti e non parole”.    Berlusconi:Battisti è un criminale vero  “Mi sono fatto l’idea che Battisti si sia vestito di una ideologia politica sulla sua realta’ di criminale vero che operava nella maniera terribile che tutti sono venuti a conoscere”. Cosi’ il premier Silvio Berlusconi al termine dell’incontro durato circa mezz’ora con Alberto Torregiani, figlio di una delle vittime di Cesare Battisti, l’ex terrorista che il Brasile ha deciso di non estradare in Italia. Il premier che insieme al sottosegretario per l’attuazione del programma Daniela Santanche’ ha incontrato Torregiani presso l’aeroporto militare di Linate, si e’ presentato in un inusuale stile casual: in tuta da ginnastica blu. “La posizione del Governo su Battisti e’ nota - ha ricordato il presidente - Torregiani mi ha raccontato il suo caso nella cruda realta’ e mi ha molto impressionato”. Il premier ha poi proposto a Torregiani di recarsi a Bruxelles la terza settimana di gennaio per una conferenza stampa davanti ai giornalisti europei. Questo potra’ contribuire “a rendere possibile l’attuazione di una giustizia da parte della Corte dell’Aia. Ci impegneremo a diffondere la verita’”. E questo come ha spiegato il premier che ha manifestato la sua solidarieta’ personale e quella del Governo ad Alberto Torregiani “non per spirito di vendetta, ma perche’ si affermi una giustizia, che ogni volta che e’ lesa e’ una questione che riguarda tutti”. La proposta di una conferenza stampa a livello europeo e’ stata prontamente accolta da Alberto Torregiani. Anche Torregiani, cosi’ come il premier ha voluto sottolineare che le manifestazioni non hanno nulla a che vedere con il popolo brasiliano. “Dal Brasile mi scrivono in tanti - ha concluso Torregiani - e l’ottanta percento del popolo e’ con noi per quanto riguarda l’estradizione. Sia chiaro che non andiamo contro il popolo brasiliano”.

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