Roma, pacchi bomba: colpite le ambasciate
Dic 23rd, 2010 | Di cc | Categoria: EsteriSono in corso verifiche in tutte le ambasciate e sedi diplomatiche a Roma. La questura in stretto contatto con il ministero degli Esteri sta attivando ed eseguendo le verifiche in tutte le sedi diplomatiche presenti nella capitale dopo l’esplosione di due pacchi bomba all’ambasciate di Cile e Svizzera e il rinvenimento di un pacco sospetto alla rappresentanza ucraina.
Un pacco esplosivo recapitato presso l’ambasciata svizzera a Roma ha provocato il ferimento di un addetto della sede diplomatica. Sul posto i carabinieri. L’uomo, ferito gravemente, e’ stato trasportato in ospedale da personale del 118.
Secondo i primi accertamenti l’addetto alla sede diplomatica svizzera sarebbe stato investito dall’esplosione subito dopo avere aperto il pacco. L’impiegato é stato portato in codice rosso all’ospedale Umberto I ed è gravemente ferito ad entrambe le mani. Alla sede dell’ambasciata, in via Barnaba Oriani ai Parioli, sono arrivati i carabineri per effettuare i rilievi.
Rischia di perdere la mano sinistra l’addetto all’ambasciata svizzera investito dall’esplosione. L’uomo, 53 anni, è ricoverato al Reparto di chirurgia generale del Policlinico Umberto I e verrà sottoposto ad un intervento.
SI SEGUE PISTA ANARCHICA, 3 IN CARCERE SVIZZERA - Anarchici italiani che avrebbero legami con alcuni detenuti del nostro paese rinchiusi nelle carceri svizzere. Sarebbe questa la pista privilegiata seguita dagli investigatori che stanno indagando sul pacco bomba esploso all’ambasciata svizzera di Roma. Analisti ed esperti di antiterrorismo e intelligence, dalle prime informazioni raccolte, sembrerebbero infatti non avere dubbi sulla matrice anarchica dell’attentato. Anche se al momento non risulterebbe esserci alcuna rivendicazione né vi sarebbero legami con i precedenti pacchi bomba spediti alle principali cancellerie europee. In particolare, viene fatto notare da fonti qualificate, nelle carceri svizzere sono detenuti diversi anarchici italiani: tra questi Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi, uno svizzero ticinese ma residente in Italia. I tre sono stati arrestati dalle autorità svizzere lo scorso 15 aprile con l’accusa di preparare un attacco contro una sede svizzera dell’Ibm. I tre, secondo le autorità svizzere, farebbero parte di un gruppo di eco-terroristi denominato ‘Il silvestre’ e nella loro auto sarebbero state trovate ingenti quantità di esplosivo. Nelle carceri elvetiche è detenuto anche Marco Camenish, lo storico anarco-insurrezionalista svizzero arrestato proprio in Italia, nel 1991, dopo un conflitto a fuoco con la polizia. E proprio nei giorni scorsi Camenish ha fatto nel carcere dove è detenuto uno sciopero della fame in solidarietà ai tre arrestati il 15 aprile.
SVIZZERA, FINORA NESSUNA RIVENDICAZIONE - Per ora, non è giunta nessuna rivendicazIone per il pacco bomba all’ambasciata svizzera a Roma. Lo ha comunicato da Berna una breve nota del Dipartimento (ministero) degli affari esteri. “Al momento non si è a conoscenza di alcuna rivendicazione” afferma la breve dichiarazione. “A mezzogiorno un ordigno è esploso nei locali dell’Ambasciata di Svizzera a Roma, l’ordigno era nascosto in un invio postale. L’addetto alla posta è stato ferito alle due mani ed immediatamente trasportato in ospedale. Al momento non si è a conoscenza di alcuna rivendicazione. Le forze dell’ordine locali sono immediatamente giunte sul posto e conducono indagini”, recita la nota.
PROCURA ROMA APRE FASCICOLO - La procura di Roma ha aperto un fascicolo sul pacco bomba esploso all’ambasciata svizzera. Il procuratore aggiunto Pietro Saviotti, capo del pool antiterrorismo, procede per attentato con finalità di terrorismo.
FERMA CONDANNA FRATTINI - “Siamo pienamente solidali con l’ Ambasciatore svizzero e con tutto il personale di quella Rappresentanza diplomatica, oggetto di un deplorevole atto di violenza che merita la nostra più ferma condanna”. Con queste parole il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha commentato l’ esplosione del pacco bomba all’ Ambasciata svizzera, sottolineando che “al sentimento di sincera solidarietà verso gli amici svizzeri si accompagna l’ augurio che il dipendente della Rappresentanza diplomatica rimasto ferito possa giungere al più presto a un pieno recupero”.
ALEMANNO, PISTE INTERNAZIONALI - “Una situazione totalmente diversa dalle vicende riguardanti il contesto romano”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, lasciando l’ambasciata svizzera, riferendosi all’attentato dinamitardo verificatosi questa mattina all’interno della legazione elvetica. Il sindaco ha parlato di “piste internazionali”, senza far riferimento a nulla in particolare. Alemanno ha anche espresso la solidarietà sua personale, dei romani e del popolo italiano in generale agli elvetici, a tutti coloro che lavorano all’interno dell’ambasciata e comunque nella capitale. Ha specificato che “sono state mobilitate tutte le strutture” e che la persona ferita viene sottoposta in queste ore ad intervento chirurgico. “Spero che non riporti alcuna mutilazione” ha specificato.
ESPLODE BOMBA AD AMBASCIATA DEL CILE A ROMA, UN FERITO - Una bomba è esplosa all’ambasciata del Cile a Roma. Ci sarebbe un ferito. L’esplosione è avvenuta nella sede diplomatica del Cile in via Po a Roma. Ad essere ferito un addetto dell’ambasciata che aveva aperto il pacco. Non sarebbe in pericolo di vita.
PACCO SOSPETTO AD AMBASCIATA UCRAINA A ROMA, VERIFICHE - Un pacco sospetto è stato trovato all’ambasciata ucraina in via Guido D’Arezzo a Roma. Verifiche sono in corso. Anche il pacco arrivato all’ambasciata di Ucraina, secondo quanto si apprende, era un plico esplosivo. Il pacco però non è esploso ed è stato prelevato dalle forze di polizia.
AMB.UCRAINA , ERA SOLO UNA CARTOLINA - Il presunto pacco bomba recapitato all’ambasciata ucraina a Roma conteneva soltanto una cartolina. Lo ha detto all’ANSA l’addetto stampa dell’ambasciata.
FALSO ALLARME BOMBA VICINO AL CAMPIDOGLIO - Falso allarme bomba stamani vicino al Campidoglio, in una sede distaccata del primo Dipartimento in via del Tempio di Giove. Mentre si stava svolgendo un concorso è arrivata una telefonata che annunciava la presenza di una bomba. Sul posto per le verifiche sono intervenuti gli agenti del commissariato Trevi. Gli accertamenti al momento hanno dato esito negativo.
ALLARME BOMBA IN UFFICIO ELETTORALE A ROMA - Altro allarme bomba in un ufficio elettorale di Roma all’Eur. Una telefonata attorno alle 11 ha stamani annunciato la presenza di un ordigno nella sede dell’ufficio a piazza Marconi dove si stava svolgendo un concorso interno per il Comune di Roma. Nella sala c’erano 400 persone che dovevano sostenere la prova orale. Successive verifiche da parte degli agenti del commissariato Colombo hanno dato esito negativo.
Fonte ANSA
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