Primo maggio, il San Carlo riapre dopo il restauro, Berlusconi: cultura in Italia non è secondaria

Mag 4th, 2009 | Di cc | Categoria: Politica


di Davide Gambardella

 

Nel foyer del Real teatro San Carlo si respira aria da grande evento. Il Massimo cittadino apre le sue porte dopo l’agognato restauro, e lo fa nel giorno della Festa dei Lavoratori con la Berliner Philharrmoniker orchestra, diretta dal maestro napoletano Riccardo Muti, e per gli illustri ospiti che hanno voluto omaggiare il teatro più antico d’Europa. Tra i «big» presenti all’evento c’è anche il premier Silvio Berlusconi, in città per la seconda volta in appena cinque giorni, il quale ha preferito nella giornata del Primo Maggio ammirare la bellezza del San Carlo e godersi l’opera trasmessa in mondovisione. I ringraziamenti dei rappresentanti delle istituzione cittadini sono tutti per Riccardo Muti, «che ha fatto un omaggio alla sua città ma anche a tutti i lavoratori» ricorda il governatore della Regione Campania Antonio Bassolino: «Ha scelto di venire a Napoli e la nostra gratitudine è grandissima, Muti è un grande ambasciatore di Napoli nel mondo e con la sua professionalità incarna le migliori doti dei napoletani e della napoletanità». Sul tappeto rosso sfilano le massime autorità delle forze dell’ordine e delle istituzioni civili per la prima del San Carlo. S’intravedono anche i senatori Anna Maria Carloni e Franco Malvano, gli esponenti del Pdl al consiglio comunale, tra cui Luciano Schifone. «Date a Napoli quel che è di Napoli – esordisce il patron azzurro Aurelio De Laurentiis – Questa città è tra le più belle al mondo, e deve valorizzare i suoi monumenti. Peccato che l’invidia è tanta e cercano di rovinare la sua immagine. Muti gentilmente, e da buon napoletano, viene qui e con questa grande orchestra ci regala questa giornata fantastica in un teatro che è un emblema».
Intorno alle dieci e trenta arriva la carovana di auto blu che scorta il Premier. La folla invoca il suo nome e, da vera “star”, si concede ai flash dei fotografi. «Questa festa ha un significato di speranza e di buon auspicio – dice Berlusconi commentando la festività del Primo Maggio – che non ci siano persone che perdono il posto di lavoro e che la produzione possa riprendere a pieno ritmo dando la possibilità di realizzarsi con un lavoro che piaccia e che sia adatto ai propri talenti». Dopo aver ricordato che «la cultura nel nostro Paese non è un bene secondario», riferendosi alla querelle legata alla lunga trattativa per il restauro del San Carlo, Berlusconi si sofferma sui sondaggi, ricordando che oggi lo «danno al 75,1% di consensi», più del suo collega statunitense Barak Obama: «Soltanto Lula (il presidente del Brasile, ndr) arriva al 64%. Quindi il mio è un record assoluto. Sto usando lo stesso principio che usava mia zia Marina: una volta l’ho trovata con un grande vestito rosa-rosso davanti a uno specchio dell’ingresso di Arcore e guardandosi allo specchio diceva: “Marina come sei bella, Marina come sei bella”. Ed io le ho detto: “ma zia, te lo dici da sola?’ e lei: “Certo, non me lo dice nessuno”». All’uscita dal San Carlo un gruppetto di contestatori gli riserva qualche fischio ed un «vattene via». Contestazioni come quelle che puntualmente si verificano anche alla Scala di Milano ed in altri eventi mondani: è il segno più evidente che il cuore del San Carlo è tornato a battere.

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