Napoli - Ponticelli, San giorgio a Cremano, Acerra e Casoria :5 arresti su ordine di custodia cautelare per usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso
Dic 17th, 2010 | Di cc | Categoria: MunicipalitàA Ponticelli, San Giorgio a Cremano, Acerra e Casoria i carabinieri della compagnia di Torre del Greco hanno arrestato Cuomo Gennaro, 66 anni, residente a San Giorgio a Cremano, incensurato, Cuomo Gerardo, 36 anni, domiciliato ad Acerra, gia’ noto alle forze dell’ordine, figlio del primo ed entrambi vicini al clan “Sarno”, Barbaro Raimondo, 58 anni, residente a Ponticelli, incensurato, Barbaro Giuseppe, 32 anni, residente a Ponticelli in via Martiri della Libertà, gia’ noto alle forze dell’ordine, figlio del primo e Matarese Salvatore, 54 anni,.domiciliato a Casoria, incensurato, destinatari del decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla dda di Napoli, dopo le attivita’ investigative dei carabinieri della tenenza di Cercola per i reati di usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso. Le indagini, condotte in solo due mesi, hanno consentito agli investigatori di stabilire che dal 2008 i 5 avevano intrattenuto 3 distinti rapporti usurari con un 29enne di Giugliano in Campania, titolare di una ditta di carrelli elevatori di San Sebastiano al Vesuvio: in 2 di questi gli aguzzini avevano vantato legami col sodalizio criminale dei “sarno” operante in cercola e nel 3°, invece, legami con il clan degli “scissionisti” operante a secondigliano. La vittima, a fronte di alcuni prestiti iniziali di un importo complessivo di 54.000 euro, richiesti a causa delle difficoltà economiche della sua azienda, era stato costretto a pagare rate mensili del 7-10% (rateo annuo dell’84%) con una quota residua, da saldare prima delle festività natalizie, di 22.500 euro. Per saldare una rata fu anche costretto a cedere ai suoi aguzzini la sua auto, una alfa 147, per evitare le pesanti intimidazioni ed aggressioni fisiche che sono state rivolte anche ai suoi familiari. Nel corso delle perquisizioni, conseguenti agli arresti, sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi assegni per un importo di 50.000 euro ed appunti riferiti all’attività usuraria, nochè e’ stata rivenuta l’alfa 147 ceduta dalla vittima al matarrese per saldare una rata. Gli arrestati sono stati tradotti nel carcere di secondigliano.