“Il Tribunale amministrativo regionale della Campania, con un’ordinanza depositata il primo dicembre scorso, ha considerato fondato il ricorso proposto dal Comune di Nola contro il decreto dell’allora commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro del settore sanitario, Antonio Bassolino, che prevedeva una quota di compartecipazione sociale a carico degli Ambiti, da versare alle Asl di competenza, nell’ambito della determinazione delle tariffe per prestazioni sanitarie erogate dalle Residenze sanitarie assistenziali e centri diurni”. A renderlo noto è l’assessore regionale all’Assistenza sociale, Ermanno Russo.

“Si va nella direzione auspicata dal tavolo tecnico sulle politiche socio-sanitarie voluto dal presidente della Regione, Stefano Caldoro, ed attivato nelle settimane scorse alla presenza dei sindacati e di Confindustria”, prosegue l’assessore del Pdl.

“A causa delle indicazioni discordanti che negli ultimi anni provenivano dalle due aree competenti di Palazzo Santa Lucia, quella sanitaria (peraltro commissariata) e quella sociale, i Comuni sono finiti in contenzioso con le Asl. Le Aziende sanitarie locali – conclude Russo –, in virtù del decreto 6 firmato dall’allora Commissario ad acta Bassolino, esigevano e hanno continuato anche in questi mesi ad esigere una quota di compartecipazione da parte degli Ambiti territoriali, di fatto mai concertata e, dunque, non dovuta con quelle modalità. L’intervento del Tar sospende l’efficacia di questo decreto e dimostra una volta in più come il tavolo tecnico allestito presso la Regione sia indispensabile al fine di dirimere definitivamente questa antipatica controversia tra sociale e sanitario, che rischia di creare problemi seri ai territori e agli utenti finali”.  

Il Tar, che ha definito le esigenze del ricorrente (Comune di Nola) “apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente”, ha fissato un giudizio nel merito della questione per il 9 febbraio prossimo.