Berlusconi: con il terzo polo rischiamo la fine della Grecia

Dic 7th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

“Il 14 dicembre andremo in Parlamento e sono convinto che avremo la maggioranza sia al Senato che alla Camera”. Lo afferma il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con la manifestazione del Pdl a Roma “Italia, avanti”.  “Non riesco a credere che ci sia un’armata così grande di creduloni che seguono questi aspiranti leader politici, che portano avanti un discorso di distruzione della credibilità del Paese”. E specifica: “adesso ci sono questi signori di centro che fino a ieri sono stati con noi e che hanno avuto delle incoerenze incredibili, perché passare dal più grande statista del secolo al male assoluto, o dalla Bossi-Fini al voto agli immigrati o dal presidenzialismo all’abolizione del premio di maggioranza è segno di una incoerenza più totale. Ma che adesso questi signori solo per poter accontentare le loro ambizioni personali si mettano a sinistra e vogliano consegnarle il governo del Paese, beh questa è una cosa che gli italiani devono sapere e non credo che possa assolutamente trovare sostegno da parte loro”.  “Ai cittadini bisogna quindi chiedere se vogliono consegnare le redini del governo ad una ammucchiata di reduci della vecchia politica, che ormai sono dei signori attempati che hanno sempre formato le seconde file dei partiti e che non hanno mai dimostrato di saper fare qualcosa di importante per il nostro Paese o se non ritengano che ciò sia un rischio?”. Il premier accenna anche esplicitamente al leader dell’Udc: “vediamo Casini quali progetti politici può portare avanti. Casini ha un solo progetto e un solo fine: vuole far fuori Silvio Berlusconi per prenderne il posto esattamente come la sinistra che ha capito che Berlusconi, per la stima che ancora ha presso il 54,6% dei cittadini italiani, è un ostacolo insuperabile per prendere il potere. Questo è l’unico progetto politico che hanno”. E lancia un appello ai presenti alla manifestazione: “in questo periodo è importante attivarsi per far giungere alla gente le nostre posizioni al di là di quello che le fa arrivare la stampa, la cui grande maggioranza è contro di noi”.  Berlusconi torna anche a smentire di aver avuto dei vantaggi dalle relazioni con la federazione russa “posso garantire sui miei figli e sui miei nipoti che non mai guadagnato un dollaro e ho sempre fatto soltanto gli interessi del mio Paese”. Poi, ricordando i recenti vertici internazionali, sottolinea: “Io sono stato la star. Tutti venivano a farsi le foto con me, non solo per la mia esperienza ma anche perché tutti mi conoscono come un tycoon e non solo per essere un politico”. E, riferendosi agli avversari politici, domanda retoricamente “pensate ad uno di questi seduto ad un tavolo internazionale a difendere le posizioni dell’Italia”.  Fa poi osservare che “facendo quello che vorrebbero fare questi signori, nuovi alleati con la sinistra, si aprirebbe una situazione di instabilità e potremmo diventare bersaglio della speculazione internazionale come la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e altri Paesi. Sarebbe un rischio tragico. Il nostro intento è quello di terminare la legislatura tenendo i conti in ordine ed evitando che il Paese precipiti in una crisi e in una instabilità indicata anche dalle agenzie di rating come il rischio maggiore per il nostro Paese. Perché le agenzie internazionali ci hanno confermato le tre A ma hanno detto che ciò è sottoposto ad una condizione: il mantenimento della stabilità di governo”. Il premier conclude affermando: “credo che gli italiani siano con noi e credo che avremo una maggioranza e che potremo continuare a governare perché molti di questi capiranno e si pentiranno e torneranno da noi e così potremo completare la legislatura”. 

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