Con il Piano per il Sud il Consiglio dei Ministri attua un altro punto del programma
Nov 26th, 2010 | Di cc | Categoria: Nazionale, PoliticaTrasmettiamo integralmente il comunicato del Consiglio dei Ministri che ha approvato il PIANO PER IL SUD , dimostrando ancora una volta che alle sterili polemiche vanno contrapposti i fatti .
Il Ministro per i rapporti con le Regioni e la coesione territoriale, Raffaele Fitto, ha illustrato al Consiglio le linee del Piano nazionale per il Sud.
Il Piano rappresenta un atto di impegno politico e di indirizzo strategico che il Governo ha inteso assumere rispetto al tema della riduzione del divario territoriale; esso contiene l’indicazione puntuale di un numero limitato di priorità sulla cui attuazione dovrà confluire l’impegno e lo sforzo di tutte le Amministrazioni responsabili e competenti, ai diversi livelli istituzionali, per la realizzazione degli interventi necessari. Nei suoi contenuti tiene conto delle proposte delle parti sociali in materia di crescita ed occupazione nel Mezzogiorno.
I temi prioritari sono stati indicati nel Programma nazionale di riforma, approvato dal Consiglio dei Ministri del 5 novembre scorso, e sono stati oggetto delle dichiarazioni programmatiche rese dal Presidente del Consiglio al Parlamento in sede di discussione sul voto di fiducia al Governo il 29 settembre .
Il Piano anticipa l’applicazione dei criteri e degli indirizzi emersi in questi mesi nel dibattito comunitario sul futuro della politica di coesione. La maggiore attenzione all’efficacia degli interventi, la concentrazione su poche e rilevanti questioni, l’imposizione di regole e condizioni preliminari all’impiego delle risorse costituiscono le linee guida della rivisitazione delle politiche di coesione.
Il Piano identifica otto grandi priorità, suddivise in tre Priorità strategiche di sviluppo (infrastrutture, ambiente e beni pubblici; competenze ed istruzione; innovazione, ricerca e competitività) su cui misurare, in un’ottica pluriennale, progressi strutturali di miglioramento delle condizioni di sviluppo del Mezzogiorno.
A queste si aggiungono cinque ulteriori Priorità strategiche di carattere orizzontale, da attuare rapidamente per creare nel Mezzogiorno un ambiente favorevole e pre-condizioni adeguate al pieno dispiegamento delle sue potenzialità di sviluppo: sicurezza e legalità; certezza dei diritti e delle regole; pubblica amministrazione più trasparente ed efficiente; Banca del Mezzogiorno; sostegno mirato e veloce per le imprese, il lavoro e l’agricoltura.
Il Piano per il Sud (varato oggi) verrà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni.
In coerenza con il Piano ed in raccordo con le sue linee programmatiche, è stato approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo, su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri Tremonti, Fitto, Bossi, Calderoli e Romani, per l’attuazione della parte della legge sul federalismo fiscale che chiede al Governo di individuare interventi diretti alla promozione dello sviluppo economico e della coesione delle aree sottutilizzate, al fine di promuovere la rimozione di squilibri storici. Sarà il Fondo per lo sviluppo e la coesione (già Fondo per le aree sottoutilizzate) a dare unità programmatica e finanziaria agli interventi nazionali aggiuntivi rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree del Paese. Si tratterà di interventi e contributi speciali dello Stato, grandi progetti di carattere strategico, programmati in stretto raccordo con le Autonomie locali ed in coerenza con gli indirizzi dell’Unione europea. Ai fini dell’acquisizione dei pareri prescritti, il provvedimento sarà trasmesso alla Conferenza unificata, alla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale ed alle Commissioni parlamentari di merito.