Trasporti: la nuova Alifana apre tra le polemiche
Apr 27th, 2009 | Di cc | Categoria: Cronaca Regionale
di Davide Gambardella
Ex Alifana, trent’anni dopo. L’ultimo tassello per il completamento della tratta Napoli-Giugliano-Aversa della linea della Metro Campania Nordest è stato aggiunto. Dopo 33 anni e circa 500miliardi di lire andati in fumo, la linea ferroviaria di poco più di dieci chilometri e sei stazioni (Piscinola, Mugnano, Melito, Giugliano, Aversa Ippodromo e Aversa Centro) è completata, andando ad abbracciare un’utenza che tra Napoli ed il suo hinterland conta circa 700mila pendolari. Ieri l’inaugurazione della tratta con il presidente della Regione Bassolino, l’assessore ai Trasporti Cascetta, un taglio del nastro rimasto in dubbio fino alla tarda serata di giovedì, causa l’allagamento della stazione di Giugliano.
Al di là dei piccoli incidenti di percorso, la linea “Arcobaleno”, ribattezzata così per l’intuizione dell’architetto Freda che ha voluto colorare le stazioni con i sette colori dell’iride, da ieri pomeriggio è in funzione: in appena dodici minuti la metropolitana è in grado di attraversare la provincia di Caserta e la periferia di Napoli, riducendo così il numero di auto in strada e garantendo un trasporto di circa 7500 passeggeri l’ora. «Ci siamo riusciti – esulta l’assessore Ennio Cascetta – finalmente abbiamo completato quella che era diventata una sfida della nostra amministrazione, dimenticata negli anni settanta è ora funzionante». Le «stazioni museo», come le ha definite l’assessore, saranno arredate sulla falsa riga di quelle della metropolitana collinare di Napoli: la Fondazione Donnaregina per le arti Contemporeanee, infatti, ha elaborato un progetto artistico per opere da installare nelle stazioni della metropolitana regionale di Aversa Centro-Aversa Ippodromo-Giugliano. Il progetto presentato alla società consortile Alifana Due consiste in un’articolata proposta per la installazione di un gruppo di opere secondo un’idea curatoriale di Eugenio Viola e Adriana Rispoli, incaricati dalla Fondazione. Ma non mancano le polemiche. «La Fondazione Donnaregina non può ovviamente accettare che il proprio lavoro e le scelte dei suoi curatori possano essere travisate, aggirate o addirittura ignorate e chiede alla società contraente di adoperarsi per il ripristino del progetto originario» denuncia la Fondazione, riferendosi all’«inopinata presenza nella stazione di Giugliano di un’opera mai scelta dai curatori». Polemiche a parte, a Palazzo Santa Lucia esultano: «Dal 2001 siamo riusciti a costruire cinquanta chilometri di linea metropolitana – ricorda Bassolino – mentre a Roma ce ne sono voluti 40 per costruirne appena trenta. Purtroppo al sud si parla solo delle negatività, se questa inaugurazione fosse avvenuta a Monza avrebbe avuto tutt’altro risalto». Ma la grande opera della metropolitana regionale non finisce qui. Mezzo miliardo di euro già deliberato dal ministero delle Infrastrutture, infatti, verrà utilizzato per il completamento della tratta che porterà fino a Teverola, oltre all’ultimazione dell’anello che allaccerà le nuove stazioni metropolitane di Napoli a piazza Garibaldi ed ai 100milioni di euro per la riqualificazione delle aree adiacenti le stazioni. «La realizzazione di questa linea rappresenta anche un avamposto di legalità» commenta Antonio Amato del Pd, mentre il presidente della Commissione Regionale Trasporti, Angelo Sommese, evidenzia: «Ora occorre aggiungere una più moderna ed incisiva gestione delle aziende che offrono il servizio di trasporto. Per conquistare definitivamente il positivo apprezzamento dei cittadini che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico è necessario dare nuova linfa alle aziende – aggiunge Sommese – assegnando loro le risorse economiche indispensabili ed inserendo in tempi brevi forze nuove fatte di giovani preparati e pieni di energia».