Intervenire subito, monitorare il territorio ed istituire il registro dei tumori
Nov 24th, 2010 | Di cc | Categoria: MunicipalitàPresso la sala consiliare di Soccavo, con all’ordine del giorno le problematiche inerenti l’ ex discarica di Pianura si è riunito il Consiglio della IX Municipalità Pianura-Soccavo. Erano presenti all’incontro le Associazioni Progetto Pianura, Area Flegrea e Campanialex con il suo Presidente Avv. Giovanni Copertino. Molte sono state le preoccupazioni espresse ed alcune le richieste fatte dalle associazioni. Richiesta la formalizzazione da parte delle Asl di appartenenza del registro dei tumori, fondamentale per monitorare i casi di tumori sul territorio. Altra richiesta è stata quella di un’intervento urgente affinchè venga per lo meno impermeabilizzata una parte di rifiuti cosi da evitare, con le piogge, la fuoruscita di percolato che ad oggi già è arrivato a toccare le coste di Pozzuoli. I consiglieri presenti in aula hanno manifestato unanime volontà di portare avanti le richieste fatte dalle associazioni . In particolare è stato dato mandato alla commissione preposta di elaborare un documento da inoltrare agli uffici interessati. Alcuni consiglieri hanno chiesto che vengano installate su tutto il territorio centraline le quali possano rilevare i veleni presenti nell’aria. Nel dibattito [ stata piu volte citata la perizia del C.T.U. l’Ing. Ennio Italico Armando Novielllo, primo ricercatore dell’Istituto di metodologie chimiche del Cnr, il quale nella relazione presentata al Giudice ha evidenziato che in alcune zone di Pianura la qualità dell’aria e’ incompatibile con la vita, non si puo’ respirare a causa della grande presenza di idrocarburi dispersi e della cattiva qualità dell’ossigeno, ed i valori di tutti i parametri sono risultati alterati e di gran lunga superiori, addirittura fino a mille volte, ai valori limite consentiti. Un consigliere ha elencato i materiali tossici di diversa natura che sono stati sversati nella discarica. La stessa Difrabi di Pianura che gestiva l’impianto, accettava tutti i veleni provenienti dal nord: polveri di amianto, rifiuti speciali, rifiuti ospedalieri, terre di filtrazione, ceneri, fanghi speciali, fanghi biologici provenienti dall’ex depuratore di Marcianise, rifiuti speciali cosmetici, pezzame esausto, fusti da triturare, terre di bonifica inquinate da gasolio, fanghi di verniciatura, scorie e ceneri di verniciatura, scorie e ceneri di alluminio.