Diplomazia: con Obama berlusconiano

Nov 20th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

Un attimo. Abbiamo capito giusto? Obama ha detto veramente che, per superare l’epoca del terrore, vuole la “Russia partner della Nato”? Pare proprio di sì. Va a Lisbona, il presidente americano, e lancia questa parola d’ordine.  A questo punto – siccome siamo degli illusi – ci aspettiamo le scuse di tutti gli alti papaveri del pensiero di sinistra. A chi? A Berlusconi, certo. Sono anni che rinfacciano al nostro premier rapporti troppo stretti con Putin e Medvedev.  Hanno sostenuto fingendosi bene informati che questa vicinanza strategica voluta dal premier tra Roma e Mosca fosse un danno per l’Italia, maltrattata per questo dagli Usa. Vittorio Zucconi, Eugenio Scalfari e il resto dei soloni che sanno sempre tutto, adesso che cosa si inventeranno? Si metteranno a parlar male di Obama in quanto lievemente berlusconiano? Figuriamoci. Però intanto si prenda nota. Quando la sinistra capeggiata da D’Alema e Di Pietro sostiene che abbiamo perso credibilità internazionale a causa del premier, si leggano questa proposta di Obama e la paragonino con quella espressa in questi anni da Berlusconi in tutte le sedi, e poi riferiscano in Parlamento magari con un paio di mea culpa.  Lo stretto rapporto tra Nato e Russia è stato ed è il primo punto dell’agenda di politica estera del presidente Berlusconi. Fu lui a volere nel 2001 gli accordi a Pratica di Mare, dove fu posta la prima pietra di questa strategia di pace. Una strategia che ora dà altri risultati concreti. 

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