Da ieri lo scenario parlamentare sembra mutato, almeno nelle previsioni che riguardano le settimane che ci separano da metà dicembre. Non si tratta di una ventata di ottimismo, ma di realismo: una seria e ponderata valutazione dei numeri e delle forze in campo sta riportando il barometro politico verso il bello, tanto che nella maggioranza così come nell’opposizione molte voci concordano nel prevedere che il 14 dicembre l’Esecutivo supererà la prova persino in maniera significativa. Dunque con un numero di consensi, persino alla Camera, non striminzito. Il Premier ha giocato in due mosse questa fase della partita: ha rinnovato e rafforzato il legame con Bossi e con Bossi si è diviso il ruolo tra chi è pronto a rilanciare l’azione di governo, senza escludere come unica alternativa possibile il voto anticipato. Questa strategia ha messo in difficoltà estrema sia il Partito Democratico, cioè la forza politica d’opposizione che più rischia dal voto in primavera, sia la componente di Futuro e Libertà che sarebbe colta a metà del guado e ritenuta la responsabile oggettiva, nel popolo di centrodestra, della caduta del governo e della apertura delle urne, senza ancora aver scelto la sua collocazione politica.   Infanzia/Berlusconi: il federalismo fiscale
continua a superare il divario tra Nord e Sud Il federalismo fiscale rappresenta l’occasione utile ”per superare il divario che oggi esiste tra il nord e il sud del paese” per quello che riguarda i servizi per l’infanzia. A spiegarlo e’ stato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato questa mattina ad un convegno promosso alla Camera in occasione della giornata nazionale dell’Infanzia e dell’adolescenza. Si tratta di ”un impegno prioritario” per il Governo, ha aggiunto il premier, per dar vita ”ad un nuovo e piu’ efficace” welfare dedicato all’infanzia.