Veronesi: «una cultura di pace serve soprattutto ai giovani»,e questo i giovani di GPace lo sanno molto bene

Nov 18th, 2010 | Di cc | Categoria: Scuola e Giovani

Conferenza mondiale “Science for Peace” con Premi Nobel e intellettuali

 

Umberto Veronesi: «Una cultura di pace, cui la scienza contribuisce insieme alle altre aree di pensiero,

è la condizione necessaria del progresso e dell’aumento del benessere.

Serve soprattutto ai giovani, che hanno in mano il futuro».

 

Per l’oncologo italiano Umberto Veronesi “una cultura di pace è la condizione necessaria del progresso e dell’aumento del benessere, serve soprattutto ai giovani, che hanno in mano il futuro”, …come non essere d’accordo?

 

Sono infatti assolutamente d’accordo con il pensiero dello scienziato i giovani appartenenti al movimento “GPace – Giovani per la Pace”, non a caso il loro motto suona così: “Il futuro è come te lo sai immaginare, e i giovani sanno immaginare un futuro di pace”. Ed è proprio sulla “cultura di pace” che il movimento sta lavorando molto attivamente e senza sosta da oltre un anno e mezzo, tanto da meritare due medaglie dal Presidente Napolitano e da far guadagnare alla loro città, Lecce, il titolo di “Capitale Internazionale dei Giovani per la Pace 2010/2011” da parte dell’OMPP-WOFP di Ginevra (Organization Mondiale pour la Paix).

 

Oltre alle diverse e originali iniziative organizzate in proprio (come le Giornate dei giovani per la pace, la protesta dei “poster viventi”, la creazione della più grande bandiera della pace del mondo) i giovani salentini di “GPace” sono molto attenti a tutto ciò che accade in Italia e nel mondo e, per quanto è nelle loro possibilità, cercano di sostenere ed amplificare le azioni che ritengono rilevanti ed importanti proprio per la diffusione a 360 gradi della “cultura di pace”. Lo hanno fatto per la campagna “1Goal” promossa dalla Principessa Rania di Giordania, lo hanno fatto per la campagna “Mr. Brown for Haiti” e lo stanno facendo ora per il grande progetto “Science for Peace” voluto, organizzato e promosso dalla Fondazione Veronesi.

 

Prende il via oggi e continua fino a domani la seconda Conferenza mondiale “Science for Peace”, una due giorni presso l’aula magna dell’Università Bocconi di Milano. Oggi, giovedì, dalle 13.30, dopo i saluti delle autorità e la consegna dei premio Art for Peace al regista Xavier Beauvois, con Paolo Mereghetti, seguono gli interventi del Nobel per la fisica Claude Cohen-Tannoudji, Dan Bitan, Francesco Rocca, Brian Wood, Telmo Pievani e numerosi altri. Domani, venerdì, alle ore 10.20 si svolge l’incontro «Verso un esercito unico europeo» con Emma Bonino, Richard Gowan e Fabio Mini, cui segue un dibattito sul tema del “Dialogo interreligioso” con monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, Joseph Muttungal Thomas, Tara Gandhi e Giuseppe Laras, per continuare dalle 14.30 con la tavola rotonda su «Donne come vittime nelle aree di conflitto» con Shirin Ebadi, Tara Gandhi e Alberto Martinelli. L’evento si conclude venerdì sera alle 21 con il bellissimo concerto di Noa con Mira Awad.

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