Tumori, diminuiscono le mortalità

Apr 24th, 2009 | Di cc | Categoria: Salute
Tra i tumori più frequenti negli uomini ci sono in primo luogo quello della prostata (18,5% del totale), seguito dai non melanomatosi della cute (15,8%) e dal tumore del polmone (13,1%), poi colonretto (12%) e vescica (5,7%). Le donne vengono colpite invece soprattutto da tumore alla mammella (24,9%), poi tumori cutanei non melanomatosi (15,1%), colon retto (11,9%), polmone (5%) e tumori allo stomaco (4,1%).
Finalmente una bella notizia concreta in campo medico; la malattia che afflige il nostro secolo, il tumore, si riduce di un sesto la mortalità in Italia, ma contemporaneamente i casi aumentano, soprattutto perchè la popolazione invecchia: il 63% della crescita osservata nell’arco di dieci anni, infatti, è attribuibile a questo fattore. Pern quanto riguarda i casi che riguardano la malattia per gli uomini, è in calo il tumore al polmone, che aumenta invece nelle donne. Tutto questo p venuto fuori dalla stesura del documento Airtum 2009 (Associazione italiana registri tumori) con i nuovi numeri di incidenza e mortalità riferiti al periodo 2003-2005 e presentato al ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, alla presenza del sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio.Secondo il rapporto, ogni anno in Italia si stimano circa 250 mila nuove diagnosi di tumore, mentre dieci anni fa erano 225 mila. Inoltre, ogni anno si contano circa 122 mila decessi dovuti a malattie oncologiche, mentre 10 anni fa si sfioravano i 130 mila. “L’incremento dell’incidenza non legato all’invecchiamento- sottolinea Eugenio Paci, segretario nazionale dell’Airtum- è in gran parte a carico di sedi tumorali oggetto di interventi di diagnosi precoce che contribuiscono ad anticipare il momento della diagnosi. In gran parte si tratta di tumori alla mammella, della cervice e del colonretto”. Sulla base dei dati Artum tra il 2003 e il 2005, si registra una media di 7 casi di tumori ogni 1.000 uomini e di 5 ogni 1.000 donne. Dieci anni fa la frequenza di diagnosi era inferiore sia per gli uomini (619 per 100 mila), sia per le donne (480 per 100 mila).

Lascia un commento

Devi essere Autenticato per scrivere un commento