Berlusconi: avanti, a governare

Nov 15th, 2010 | Di cc | Categoria: Politica

“Andremo avanti a governare, con la fiducia che ci verrà data al Senato e credo anche alla Camera”. Lo dice Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente alla manifestazione del Popolo della Libertà a Milano, aggiungendo che “se poi non ci dovesse essere una fiducia alla Camera benissimo, si andrà a votare per la Camera stessa dei deputati e vedremo che cosa decideranno gli italiani”. Continua: “ci sono dei professionisti della politica che possono aspirare a diventare presidente del Consiglio, o della Repubblica, solo grazie a compromessi di palazzo, ma questa non è democrazia è solo partitocrazia”.  Il premier suggerisce ai partecipanti della convention di “non leggere i giornali che fanno pubblicità a una politica partitocratica che ragiona o sragiona come se gli elettori non esistessero. E invece gli elettori esistono, e sono ancora per il 60 percento con Silvio Berlusconi”. Assicura che il governo “va avanti perché nel nostro Paese deve valere la democrazia e non la partitocrazia, visto che gli italiani ci hanno dato la responsabilità di governare. E a quelli della sinistra che dicono tanto che il governo è finito, chiedo perché non andiamo tutti a votare? Sanno bene che andando alle urne perderebbero un’altra volta”. E invita simpatizzanti e militanti alla fiducia: “state sereni, andiamo avanti, la maggioranza degli italiani è con noi”. Il Presidente del consiglio spiega anche che “ci sono dei professionisti della politica, che sono vicini all’età in cui Bush e Blair scrivono le memorie, che possono aspirare a fare il presidente del Consiglio o il presidente della Repubblica solo attraverso decisioni di Palazzo. Per loro non conta la gente ma questa non è democrazia”. Nella telefonata fa un riferimento alla “questione Rai” affermando che “gli italiani non si fanno turlupinare da certe trasmissioni televisive pagate con i nostri soldi. È indegno avere una tv pubblica di questi tipo”.  

Berlusconi conclude il suo intervento sottolineando che bisogna “andare avanti contro una sinistra che non è libera. Tutte queste cose non fanno che rafforzare il convincimento negli italiani che vogliono restare liberi che dobbiamo proseguire contro una sinistra che libera non è”.

“Verifica al Senato, poi alla Camera”

 Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha inviato al Presidente del Senato Renato Schifani e al Presidente della Camera Gianfranco Fini una lettera nella quale rappresenta la sua intenzione di “rendere comunicazioni presso il Senato della Repubblica sulla situazione politica - anche alla luce del preannunciato ritiro della componente di Futuro e Liberta’ per l’Italia dal Governo da me presieduto - immediatamente dopo la definitiva approvazione della Legge di stabilita’ e del bilancio dello Stato. Adempimenti, questi ultimi, la cui inderogabile necessita’ ai fini di una positiva stabilizzazione del nostro quadro economico e finanziario e’ stata da piu’ parti, anche in modo estremamente autorevole, sottolineata”. “Su tali comunicazioni - prosegue la lettera del Premier - il Governo ha intenzione di verificare il permanere del rapporto di fiducia da parte del Senato e, immediatamente dopo, da parte della Camera dei deputati. La richiesta che avanzo tiene naturalmente conto del fatto che le mie ultime comunicazioni sulla situazione politica – con relativa richiesta del voto di fiducia - vennero da me rese in data 29 settembre prima presso la Camera dei deputati e quindi, il giorno successivo, presso il Senato della Repubblica”.

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