EBREI ITALIANI DI FRONTE AL “RAZZISMO”
Nov 12th, 2010 | Di cc | Categoria: Spettacoli e CulturaL’Opera
La pubblicazione del decalogo degli scienziati razzisti sul quotidiano “Il Giornale d’Italia”, il 15 luglio 1938, è rivelatore di un più complesso e articolato progetto politico intrapreso dal governo fascista di Mussolini. Un disegno animato da un solo interesse: creare tutte le condizioni per fare accettare agli italiani una guerra che Hitler vuole scatenare a tutti i costi. Anche se ciò significa sacrificare il passato, il presente e il futuro di decine di migliaia di connazionali ebrei, molti dei quali si sono riconosciuti nel Fascismo e nei suoi ideali. A denunciarlo con alcune settimane di anticipo il varo delle leggi razziali del novembre 1938 - e quasi due anni prima dell’entrata in guerra dell’Italia - è un giovane italiano nato in Tunisia: Maurizio Valenzi. Le sue preoccupazioni di ebreo e di antifascista le affida a un opuscolo firmato con lo pseudonimo di Andrea Mortara, pubblicato nell’ex protettorato francese e fatto arrivare clandestinamente in Italia. Una lucida analisi anticipatrice di una tragedia che, pochi anni dopo, trascinerà nel vortice della Shoah i destini di sei milioni di ebrei europei.
Gli Autori
Maurizio Valenzi (Tunisi, 16 novembre 1909 – Napoli, 23 giugno 2009) è stato un esponente di primo piano della politica italiana nel Dopoguerra. Convinto antifascista, iscritto al Partito comunista dal 1934, fu arrestato dai francesi nel novembre 1941. Internato nel campo del Kef e nella prigione di Ferryville fu sottoposto a sevizie e torture. Condannato ai lavori forzati e trasferito nel carcere algerino di Lambèse, tornò in libertà nel marzo 1943. Senatore per tre legislature, eurodeputato dal 1984 al 1989, fu sindaco di Napoli dal 27 settembre 1975 al 18 agosto 1983. Apprezzato artista, ha esposto in varie gallerie e musei italiani e europei. Al suo nome e a quello della moglie Litza è dedicata una Fondazione
Nico Pirozzi, laureato in Sociologia all’Università Federico II di Napoli, giornalista professionista, è un cultore delle vicende legate alla Shoah e alla persecuzione degli ebrei negli anni Trenta e Quaranta. Sull’argomento ha pubblicato: “Fantasmi del Cilento – Da Altavilla Silentina a Lenti un’inedita storia della Shoah ungherese” (Napoli, 2007), “Napoli Salonicco Auschwitz – Cronaca di un viaggio senza ritorno” (Napoli, 2008) e “Traditi – Una storia della Shoah napoletana” (Napoli, 2010)