Il Governo garantisce aiuti alle piccole imprese

Nov 12th, 2010 | Di cc | Categoria: Cronaca Nazionale

Il pacchetto di sviluppo contenuto nel maxi emendamento alla legge di Stabilità, all’esame della commissione Bilancio, vale circa 5,5 miliardi di euro. Tra le voci che saranno finanziate per tutto il 2011 ci sono gli ammortizzatori sociali (1,5 miliardi), il salario di produttività (800 milioni), l’Università (1 miliardo), i fondi per le scuole private (250 milioni) e, infine, il 5 per mille per le associazioni no profit.Il maxi emendamento prevede un’importante novità: l’innovation voucher per le imprese di piccole e medie dimensioni (Pmi) che affideranno ricerca e sviluppo tecnologico agli atenei italiani. Si tratta di un provvedimento che vale 100 milioni di euro. I voucher sono assegnati alle Pmi come fossero dei “buoni spesa” per comprare innovazione da soggetti specializzati, che all’estero sono di natura diversa: come università e laboratori di ricerca. I buoni hanno come principale obiettivo quello di stimolare le tecnologie e le conoscenze. Di solito, sono emessi da agenzie di sviluppo regionali o nazionali, anche attingendo a fondi comunitari di tipo strutturale, secondo fonti bene informate del ministero dell’Economia (Mef). Il meccanismo di diffusione è piuttosto semplice: l’agenzia di sviluppo li assegna alle Pmi, che a loro volta li usano per pagare l’ateneo in cambio di innovazione, ricerca e tecnologia. L’idea di fondo, che segue di pari passo il Tremonti-pensiero, è la correzione di una vistosa asimmetria. Da un lato le Pmi che, prive di strutture e risorse per lo sviluppo, frenano l’innovazione e rallentano così la loro crescita e la produttività del mercato interno e internazionale. Dall’altro, i soggetti che effettuano studi e ricerche, spesso inutilizzati. Questi buoni, fra l’altro, possono coprire l’intero costo dei servizi forniti alle Pmi oppure solo una parte delle spese: i più generosi non superano la soglia dei 7.500 euro. La previsione di voucher per l’innovazione risponde all’esigenza di garantire la competitività delle nostre imprese davanti alla concorrenza dei giganti stranieri. Sono soltanto l’ultimo esempio di come il governo Berlusconi sia dinamico e tempestivo nel garantire lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.  

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