La Parola di oggi
Nov 9th, 2010 | Di cc | Categoria: Religione10 novembre 2010
Mercoledì
S. Leone Magno - XXXII tempo ordinario (C) - IV
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, io ti offro questa mattina l’innumerevole marea di coloro che
soffrono, degli indigenti, dei senzatetto, dei senza amore, degli
affamati, degli immigrati, dei poveri di ogni condizione. Non sei tu che
hai messo il mondo sottosopra. Uscito dal tuo cuore nell’armonia, eccolo
divenuto un caos. O Dio, abbi pietà della minoranza che governa
l’universo e concedici di partecipare alla loro terribile responsabilità
attraverso la preghiera.
PRIMA LETTURA (Tt 3,1-7)
Eravamo sviati ma la bontà di Dio ci ha salvati.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Carissimo, ricorda a tutti di esser sottomessi ai magistrati e alle
autorità, di obbedire, di essere pronti per ogni opera buona; di non
parlar male di nessuno, di evitare le contese, di esser mansueti,
mostrando ogni dolcezza verso tutti gli uomini.
Anche noi un tempo eravamo insensati, disobbedienti, traviati, schiavi
di ogni sorta di passioni e di piaceri, vivendo nella malvagità e
nell’invidia, degni di odio e odiandoci a vicenda.
Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il
suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di
giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro
di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su
di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché
giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza,
della vita eterna.
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 22)
R. Il Signore mi conduce verso i beni della vita.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce. R.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.
Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza. R.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca. R.
Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni. R.
CANTO AL VANGELO (cf. Ef 5,18.20)
R. Alleluia, alleluia.
Ricolmi dello Spirito,
rendiamo grazie per ogni cosa a Dio Padre,
nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
R. Alleluia.
VANGELO (Lc 17,11-19)
Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio, all’infuori di
questo straniero.
+ Dal Vangelo secondo Luca
Durante il viaggio verso Gerusalemme, Gesù attraversò la Samaria e la
Galilea.
Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi i quali,
fermatisi a distanza, alzarono la voce, dicendo: “Gesù maestro, abbi
pietà di noi!”.
Appena li vide, Gesù disse: “Andate a presentarvi ai sacerdoti”. E mentre
essi andavano, furono sanati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce;
e si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: “Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove
dove sono? Non si è trovato chi tornasse a render gloria a Dio,
all’infuori di questo straniero?”. E gli disse: “Alzati e va’; la tua
fede ti ha salvato!”.
Parola del Signore.
OMELIA
Tutto l’interesse di questo passo si concentra sul contrasto tra il prima
e il dopo. Dieci intercedono, ma uno solo ritorna per rendere grazie, per
mettere in relazione con Gesù, riconoscendola, la grazia della sua
guarigione. Ora, e ciò è ancora più significativo, l’unico che ritorna
è un Samaritano: uno straniero, come dice Gesù, ma anche un uomo dalla
religione dubbia e sbagliata. Ne dedurremo che tutte le religioni si
equivalgono? No, ma che alcuni uomini dei quali abbiamo ragione di
rifiutare la religione, o l’assenza di religione, possono ampiamente
darci delle lezioni, per quanto riguarda il senso di Dio, la forza di
convinzione, la generosità nei confronti degli altri. L’assenza di
riconoscenza verso Dio - e dove si esprime meglio questa riconoscenza se
non nella liturgia dell’Eucaristia in particolare? -, l’assenza
dell’azione di grazie trasforma l’essere umano in consumatore e
approfittatore. Essa lo disumanizza fin nel profondo dello spirito e del
cuore. Meravigliatevi di Dio: attraverso ciò che gli domandate,
riconoscerete che desiderate Dio stesso. E, nella fede, è la salvezza che
riceverete: quello slancio attraverso il quale Cristo ci dà al Padre e
ci dà il Padre.
PREGHIERA DELLA SERA
Tu hai guarito, Signore, dieci lebbrosi, e uno solo ti ha reso grazie.
Tu mi hai colmato di benefici dieci volte e quante volte mi sono
riconciliato con te e con la tua Chiesa “andando a presentarmi ai
sacerdoti?”. Tu non ritiri i tuoi benefici e non ti penti mai di avere
concesso i tuoi doni; così non punisci l’ingratitudine.
Nonostante ciò, noi dobbiamo far fruttare i tuoi doni e vederli
moltiplicare. La nostra libertà è così grande che non possiamo spegnere
il fuoco del tuo amore, ma possiamo impedire che si propaghi.